Due documenti, uno di Cisl e l'altro a firma di Cgil e Uil, per chiedere l'attivazione della cassa integrazione unica a partire dal 2 novembre, non solo per i lavoratori la cui azienda è inagibile, ma anche per quelli che hanno la casa invasa dal fango o non possono raggiungere il loro posto di lavoro perchè la furia dell' acqua ha travolta anche la loro macchina. Sostanza uguale, con qualche sfumatura più o meno marcata nei termini, che evidenzia ,però, la mancanza di una posizione unitaria fra i tre sindacati confederali.
Una risposta quindi agli industriali che ieri hanno incontrato in palazzo comunale il ministero degli esteri Antonio Tajani (leggi). Tra le righe si legge anche una critica agli organizzatori dell' incontro, che non ha coinvolto la parte sindacale. "Ci risulta, scrivono Cgil Cisl e Uil, che non sia stato affrontato il tema degli ammortizzatori sociali ad hoc, se fossimo stati presenti avremmo chiesto con forza l'attivazione di un modello unico".
A chiusura del documenti del sindacato di piazza Europa e piazza Mercatale una richiesta precisa: "Comunichiamo al Governo, e ai suoi ministri, che, quando vengono a Prato, possono tranquillamente incontrarci insieme ai rappresentanti delle categorie economiche. Non abbiamo mai mangiato nessuno. Certo, noi siamo abituati a chiedere conto di quanto promesso" Attacco meno diretto al governo da parte di Cisl "Ci auguriamo per il futuro che gli incontri e i confronti sul nostro territorio siano davvero svolti nella trasparenza e nella piena rappresentanza delle parti sociali".
I sindacati (divisi) insistono sulla cassa integrazione unica a sostegno dei lavoratori del distretto
Secondo Cgil Cisl e Uil l'ammortizzatore sociale deve essere retroattivo al 2 novembre e esteso non solo ai lavoratori la cui azienda è alluvionata, ma anche quelli che hanno la casa invasa dal fango o hanno perso la macchina a causa della furia delle acque
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