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I finanziamenti per gli impianti legati a Industria 5.0 fanno precipitare la produzione del settore metalmeccanico che regge solo grazie all’export


Confindustria Toscana Nord accusa: "Iter burocratico troppo lungo che incide sugli ordini". Male anche il tessile che registra una frenata sia nella produzione sia nell'export. Costi energetici troppo alti, per l'associazione degli industriali servono ristori


Alessandra Agrati
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La meccanica e il meccanotessile perdono nel 2024 in produzione il 9,3% ma aumentano l’export del 6,5%, una situazione schizofrenica giustificata dall’iter eccessivamente complicato per ottenere i finanziamenti legati all’industria 5.0 che scoraggia e intimorisce i clienti italiani . A dirlo l’analisi del Centro studi di Confindustria Toscana Nord che  conferma, ancora una volta, la crisi del settore moda con una produzione in calo dell’ 8,1% per il tessile abbigliamento e dell’ 8,9% delle esportazioni.
“L’iter burocratico  per ottenere i finanziamenti – ha spiegato Massimo Luchetti neo presidente della sezione Metlmeccanica di Ctn   – è eccessivamente lungo e complicato tanto da scoraggiare i nostri clienti. Si deve attendere il nulla osta di Gse, ma per farlo servono numerosi passaggi, in attesa le aziende restano bloccate e spesso quando arriva l’ordine non sono in grado di soddisfarlo nei tempi richiesti. A questo si aggiunge che la Guardia di Finanza sta chiedendo a molte imprese che hanno richieste finanziamenti per la ricerca di rendere l’importo in quanto non clasificate come imprese votate alla ricerca. Per giustificare la richiesta si ricorre a tecninici che devono valutare mole di documenti: un’ ulteriore perdita di tempo e aggravo di costi”.
Se il settore della metalmeccanica soffre, anche il distretto nel suo complesso non ride: la produzione nel 2024 è calata del 7,4% dato molto al di sotto di quello nazionale, male anche l’edilizia con un calo del 3,3% 435 aziende iscritte alla cassa edile. In generale il 4 trimestre è risultato migliore rispetto a quello dell’anno precedente, che però ha dovuto fare i conti con l’alluvione.
A incidere sulla produzione anche i costi energetici in Italia a dicembre il costo del magawattore  è stato di 135, contro i 108 della Germania e gli 88 della Francia.  “E’ necessario – ha spiegato Francesco Marini presidente della sezione Moda – che vengano concessi ancora dei ristori per i costi energetici, che stanno raggiungendo costi che penalizzano le imprese. Nonostante questo le imprse mostrano segnali di fiducia, ma sarà il testi di Milano Unica a cui parteciperanno oltre 100 imprese pratesi a darne la conferma: aspettiamo compratori stranieri segno che gli stock accumulati negli anni stanno esaurendosi”. Sulle prospettive per il 2025 pesano anche le minacce dei dazi annunciati da Trump “Incognita fondamentale oltre alle guerre e a quanto annucnictao dal presidente americano  – ha sottolineato la vice presidente di Ctn Fabia Romagnoli – rimane l’evoluzione del mercato, la propensione agli acquisti moda e le scelte di consumo più o meno in linea con il prodotto tessile pratese”

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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