Governo al lavoro per valorizzare nelle produzioni la raccolta e il riutilizzo dei materiali tessili, settore in cui Prato ha una tradizione secolare. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto rispondendo alla domanda di attualità alla Camera dell’onorevole pratese Erica Mazzetti di Forza Italia, ha confermato “la disponibilità a continuare il confronto con il settore del tessile manifatturiero nazionale, anche attraverso la costituzione di un tavolo permanente”.
Affrontato anche il problema della responsabilità estesa del produttore per l’industria tessile: “l’Italia – ha spiegato Pichetto – sta partecipando attivamente ai lavori di revisione della Direttiva quadro sui rifiuti, contenente, tra l’altro, articoli rilevanti per l’armonizzazione dei sistemi Epr tessile su scala europea, al fine di contribuire alla definizione di un testo unionale condiviso che valorizzi le posizioni che emergono dagli operatori del settore”. Il Ministero intende comunque procedere a una seconda consultazione, una volta verificata la congruenza tra la bozza di decreto e il testo della proposta di direttiva. “L’obiettivo – ha spiegato Pichetto – è tutelare le esigenze e gli interessi dell’attuale struttura della filiera tessile italiana, caratterizzata da sistemi di raccolta già attivi, da una forte vocazione alla preparazione per il riutilizzo, nonché dal coinvolgimento dei consorzi volontari all’istituzione del regime Epr”.
Altra questione affrontata il Regolamento “End of Waste tessile” per cui è stato predisposto lo schema di regolamento, la cui consultazione si è conclusa lo scorso gennaio. “Anche su questo tema- ha sottolineato il ministro – la Commissione europea sta predisponendo un apposito Regolamento al fine di pervenire a una proposta normativa nel 2026, con l’assistenza tecnico-scientifica del Centro di Ricerca Congiunto, nel cui studio, sono considerati tra i possibili End of Waste anche le fibre tessili prodotte a seguito di trattamento di riciclo meccanico e di riciclo termico, in analogia al testo predisposto da questo Ministero. L’obiettivo è valorizzare le filiere produttive nazionali ed europee senza alcun aggravio di costi ed adempimenti burocratici”.
L’onorevole Mazzetti, nel suo intervento, ha chiesto “che vengano valorizzate le esperienze e le buone pratiche di riciclo che già esistono, nel caso pratese da secoli, tutelando così un segmento e una filiera unica nel mondo che conta 13.500 imprese e oltre 100 mila occupati diretti. Per fare buone leggi, bisogna ascoltare chi produce e chi dà valore al territorio”.
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