“La Regione promulghi subito lo stato di emergenza per la Val Bisenzio” A chiederlo a gran voce sono le associazioni di categoria imprenditoriali – Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato – in una lettera al governatore Eugenio Giani. Una misura, scrivono le associazioni, in linea con quanto adottato per il simile evento accaduto nel 2019 in Provincia di Pistoia e regolamentato dalla Legge regionale 58/2020, con l’istituzione di strumenti finalizzati alla concessione di contributi e ristori in favore delle imprese fortemente penalizzate dalla chiusura della Sr 325.
La richiesta è la logica conseguenza del rinvio, a data da destinarsi, della riapertura della Sr 325 a senso unico alternato, che rappresenterebbe un piccolo ma importante passo verso la normalità.
Alla luce di questa novità, si amplificano infatti le già enormi difficoltà per il sistema produttivo pratese, oltre che per la cittadinanza, che si stanno manifestando con crollo di fatturato delle aziende, aumento vertiginoso dei costi di trasporto e rischio crescente per l’occupazione.
Le associazioni ribadiscono infine che al di là di questi ristori, importanti ma non certamente risolutivi, la vera soluzione consiste nella rapida riapertura della Sr 325 e soprattutto nella progettazione di opere viarie alternative che possano consentire di superare lo stato di crisi in cui la strada viene a trovarsi con insistente frequenza.
Intanto sono iniziate ieri, 20 marzo, le operazioni di posa delle rete metalliche per la messa in sicurezza del versante sulla sr325 in località Le Coste. A lavoro uno speciale macchinario, dotato di un braccio capace di raggiungere 60 metri di altezza e quindi in grado di velocizzare le operazioni di posa e fissaggio delle reti. Entro la fine della settimana arriveranno le relazioni tecniche sullo stato di salute della montagna dalla quale si è staccata la frana.
A dare manforte a industriali e artigiani è la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Se si ferma Prato si ferma la Toscana – dice -. Mi unisco quindi alla richiesta di stato di emergenza regionale per le frane sulla Sr325 da parte delle categorie economiche. Una richiesta giusta e comprensibile viste le difficoltà nel ripristino. Siamo di fronte a un’emergenza che si aggrava ogni giorno con conseguenze sul distretto di Prato e non solo, vista l’interconnessione delle filiere produttive. Chiedo al governatore Giani di agire prontamente per salvaguardare un distretto che è il motore economico della Toscana. Prima che il danno sia irreversibile. Insieme poi dovremo vagliare delle infrastrutture alternative, come da sempre chiediamo, per dare ossigeno al distretto e per evitare in futuro altre interruzioni simili. Oggi, di fronte a questo disastro, dobbiamo vagliare tutte le alternative possibili per liberare la Val Bisenzio anche con l’intervento del Genio Militare e di imprese specializzate così da intervenire il più velocemente possibile in condizioni precarie e difficili per il rischio idrogeologico”.