Firmato il nuovo contratto di lavoro per il settore tessile abbigliamento fra Sistema Moda Italia, associazione di Confindustria, e CISL, Filctem – CGIL e Uiltec – UIL, dopo una trattativa intensa durata oltre sei mesi. L’accordo decorre dal 1° aprile 2024 scadrà il 31 marzo 2027 e prevede un incremento medio del minimo contrattuale di 200 euro lordi complessivi (al 4° livello dell’inquadramento), che sarà erogato in 3 tranches: 95 euro da dicembre 2024, 57 euro da gennaio 2026 e 48 euro da gennaio 2027. Inoltre 600 euro saranno destinate al welfare, anche in questo caso, in tre rate da 200 euro rispettivamente entro il 31 dicembre 2024, 2025, 2026. Nell’ accordo è stato anche stabilito l’aumento, da gennaio 2026, da 15 a 18 euro mensili del contributo obbligatorio a carico delle aziende per l’assistenza sanitaria integrativa e del contributo a carico delle aziende per il fondo di previdenza dal 2 al 2,30% .Inoltre, le Parti hanno concordato la costituzione di un nuovo ente bilaterale denominato “Ente Bilaterale Moda” finanziato in via strutturale dalle imprese e dai lavoratori (con un contributo annuale di 6 euro complessivi per dipendente). Il documento nelle prossime settimane sarà sottoposto dai sindacati nazionali al voto dei lavoratori nelle assemblee aziendali prima della sua definitiva entrata in vigore.
” Aver concentrato su dicembre 2024 la prima e più sostanziosa tranche degli aumenti – spiega Maurizio Sarti, componente la Delegazione Ristretta della Commissione per le relazioni industrial – , associata ai primi 200 euro di welfare, significa – come stima molto approssimativa, giusto per dare un ordine di grandezza – che dalle aziende uscirà, solo in conseguenza del rinnovo contrattuale, una somma complessiva fra i 5 e i 6 milioni di euro. In questo quadro di difficoltà, un esborso estremamente impegnativo. Ma nonostante questo la soddisfazione per la sottoscrizione di questo contratto è autentica e sentita”
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