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Dopo la “beffa” dei soldi solo a Biella gli imprenditori pratesi provano a lanciare nuove idee ma manca una visione unitaria


Dalla richiesta dei Ristori, a quella delle infrastrutture e alla sostenibilità produttiva, tante idee senza una cabina di regia


Redazione


Dopo lo smacco dei soldi arrivati a Biella e non a Prato (leggi), gli industriali e gli artigiani si interrogano sul futuro, ormai non c’è possibilità di accodarsi alla legge di bilancio, avanzando una serie di proposte, ma continua a mancare una visione d’insieme.
“Per le aziende del sistema moda che durante la pandemia hanno registrato un calo di fatturato di almeno il 30% – spiega Franco Bini della Lineaesse – serve un Ristoro finalizzato anche a mantenere integra la filiera, posti di lavoro compresi.”
Per Manuele Nipoti del lanificio Bellucci, invece, si deve ragionare in ottica di infrastrutture: “Serve una progettazione ambiziosa e a largo respiro che comprenda sia le infrastrutture classiche, ma anche quelle digitali oltre che una sostenibilità a tutto tondo che abbracci il sociale, il chimico ma anche la gestioni dei rifiuti con un termovalorizzatore. Operazione necessaria per non perde l’opportunità di diventare uno dei cinque centri europei di raccolta dei vestiti usati.”
Roberto Rosati della Fortex  affronta il problema dal punto di vista sanitario e politico: “Ci serve coerenza nelle scelte, chiudere e aprire in continuazione i negozi non aiuta, come non investire sulla cura per il Coronavirus. I vaccini non risolvono la situazione.”
Dal mondo dell’arredamento, dove la situazione è meno drammatica, Ivo Vignali, della rifinizione Vignali chiede che vengano dati contributi a fondo perduto per sostenere le imprese: “Poi si potrà pensare a progetti che siano innovativi – spiega – ma ora è necessario dare sostegno alle imprese, abbiamo la creatività e la fantasia, ma se non abbiamo la certezza del lavoro tutto crolla”.
Di unità fra le associazioni, invece parla Moreno Vignolini vicepresidente di Confartigianato Prato: “La voce che parla deve essere quella unitaria di Confartigianato, Cna e Confindustria nazionale per tutelare uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia. Chiediamo Ristori per le nostre imprese, la proroga dei pagamenti in scadenza il 31 gennaio e il rimborso del decreto liquidità oltre i 7 anni”.“
Nel comunicato a firma congiunto Cna e Confartiginato, le associazioni degli artigiani precisano che "Stiamo lavorando alla progettazione di linee di intervento per intercettare le risorse necessarie al superamento di questa fase così critica, ma serve unitarietà, serve lungimiranza, serve anche senso di responsabilità e una forte volontà per comprendere che questa è la partita che Prato deve vincere, giocando con tutti gli attori e con tutti i ruoli da mettere in campo. Inutile disperdere energie in progetti che arrivano in ordine sparso dai vari soggetti".

a.a.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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