Nel terzo trimestre del 2024 la produzione industriale nel distretto pratese è calata dell’ 8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato peggiore lo detiene l’abbigliamento- maglieria con -13,8% , seguito dalla metalmeccanica con -9,9% e dal tessile con -8,3% ai quali si aggiunge il -1,9% degli altri settori manifatturieri. L’analisi è del Centro studi di Confindustria Toscana Nord cha evidenziato che nelle tre province la frenata complessiva a quota -2,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 è in linea col -2,6% registrato a livello nazionale. Nettamente migliore del dato nazionale, invece, la contrazione calcolata nell’arco temporale più ampio dei primi 9 mesi dell’anno: l’indice destagionalizzato della produzione nell’area Lucca-Pistoia-Prato è diminuito del -1,6%, circa la metà di quanto avvenuto a livello italiano.
“Leggendo i dati del distretto tessile – sottolinea la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli – emerge un fenomeno importante: un’elevata varianza nelle risposte, che porta a rappresentare una situazione fortemente a macchie di leopardo. In sostanza un quadro nettamente diversificato da azienda ad azienda, senza apparenti ragioni legate alle differenti tipologie produttive, con l’eccezione del comparto dei tessuti più pesanti che, probabilmente penalizzato anche dai cambiamenti climatici, è quello che soffre di più. La grande disomogeneità dei risultati ha fatto sì che le prestazioni positive, talora anche molto positive, di alcune aziende abbiano in parte compensato quelle gravemente negative di altre; consistente anche il numero di aziende che si dichiarano in condizioni stabili. Da qui un risultato statistico che, sebbene nettamente negativo, lo è forse meno della percezione che si ha nel territorio. Questi risultati indicano quanto sia complessa e di difficile lettura la situazione attuale e quanto possano essere di aiuto alle aziende gli incontri di approfondimento che la sezione Sistema moda ha in programma.”
Distretto tessile, produzione in picchiata nel terzo trimestre: male abbigliamento e tessuti
Secondo i dati del Centro Studi Ctn si registra un calo complessivo dell'8,8% rispetto lo stesso periodo del 2023
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