Dalla piantagione al capo finito, Beste lancia Itaco la filiera italiana del cotone organico 100%. Attraverso una joint venture con un’azienda del sud Italia a cui è affidata la coltivazione, una partnership con una filatura del nord e la tessitura negli impianti produttivi della Beste, si chiude il cerchio della produzione sostenibile. Un processo green a partire dalle tecniche di coltivazione, niente uso di pesticidi, fertilizzanti chimici sintetici e organismi geneticamente modificati, ma anche “sociale” visto che le terre in Puglia, Sicilia e Sardegna sono state riconvertite alla produzione dopo l’abbandono negli anni Sessanta . La prima collezione, quella per la Primavera Estate 2025 realizzata con il cotone organico 100%, è stata presentata in occasione di Milano Unica annunciando anche che utilizzando sistemi di monitoraggio blockchain sarà anche fornito il passaporto digitale del prodotto. Beste, nel 2023 ha fatturato 87 milioni di euro con un organico di circa 280 dipendenti.
Il tema della sostenibilità è stato anche al centro della collezione presentata dal Lanificio Balli, che per l’occasione ha allestito lo stand in stile ‘laundry’ : i clienti sono stati accolti in un atmosfera che riproduce una lavanderia americana anni ’50. “Abbiamo cercato di immergere le persone in un ambiente con una propria identità ben chiara, che andasse a contraddistinguere la filosofia Balli – spiega il co-titolare del Lanificio, Leonardo Raffaelli -. Uno spazio attento ai dettagli, alla sostenibilità, alla ricerca e allo stile, proprio come le nostre linee di produzione. L’idea è quella del ritorno al dialogo, all’attenzione per le persone, e al darsi il giusto tempo per raccontare la tradizione e la filosofia sostenibile che c’è dietro al distretto pratese”