Da Prato, patria del riciclo, la proposta al Tavolo della moda nazionale di sostenere il revamping degli impianti per ridisegnare la struttura produttiva. A lanciare l’idea, che sarà discussa nelle prossime settimane a Roma, il presidente nazionale di Confartigianato moda Moreno Vignolini. “Fino ad ora – spiega – tutti gli incentivi sono stati indirizzati all’acquisto di nuovi macchinari, la mia idea invece è di favorire anche la riqualificazione di macchinari e quindi degli impianti con tecnologie moderne in modo da avere macchine efficienti a costi contenuti in modo da permettere la sopravvivenza dell’azienda”.
Infatti, a grandi linee, un impianto di filatura cardata costa oltre 3 milioni, mentre ad esempio sostituendo i motori in modo da garantire un risparmio energetico, digitalizzando alcuni processi per mettere in rete l’impianto, l’investimento si aggira intorno ai 300mila euro. Un procedimento simile, del resto, era stato utilizzato anche in occasione della misura industrializzazione 4.0. In attesa della convocazione da parte del ministero del Made in Italy, arriva una bocca d’ossigeno per le imprese toscane: il Consiglio regionale ha confermato 39 milioni di euro per innovazione, formazione e rilancio del sistema moda grazie all’approvazione della seconda variazione di bilancio: “Una decisione attesa dal comparto tessile e manifatturiero pratese – ha commentato il consigliere Marco Martini (Pd), le cui aziende potranno ora concorrere a intercettare finanziamenti per provare a resistere in questa fase così dura e delicata per l’intero comparto. Uno sforzo davvero straordinario che la Regione mette in campo, anche in considerazione del fatto che il Governo, al tavolo aperto al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla crisi del settore, come ha ricordato l’assessore regionale Marras nel dibattito in Consiglio, ha presentato una serie di misure che arrivano a soli 30,5 milioni di euro. Spero che questa decisione possa essere modificata, perché una crisi così importante, che riguarda il futuro di migliaia di lavoratori e di imprese, non può essere sottovalutata. Da parte nostra, la Toscana, ancora una volta, ha dimostrato di esserci”.
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