Nel 2023 è continuato il trend positivo del settore edile nella provincia di Prato: le ore lavorate, secondo i dati della cassa edile, sono state 2milioni e 900mila rispetto ai 2milioni e 775mila dell’anno precedente, in crescita anche la massa salari cioè il volume di affari che è passato da 25milioni a 33milioni. Diminuiscono di poche unità, rimanendo intorno alle 400, le aziende del settore, in particolare a chiudere sono state quelle di piccole dimensioni, mentre le più strutturate si sono ingrandite. “L’anno da poco concluso – spiega Enrico Menici responsabile Filca Cisl – è stato sicuramente positivo. Andamento che, però, non credo verrà confermato per il 2024 nell’ottica del nuovo regolamento del 110”.
Intanto l’ultimo trimestre del 2023 ha visto un incremento della massa salari del 5,57% e delle ore lavorate del 2,6% rispetto al 2022. Tra i grandi cantieri in partenza anche quello per la realizzazione di 90 appartamenti in zona via Valentini, mentre è in costruzione quello per un supermercato nell’ex Ciarnesi gomme. Intanto anche a Prato si riflette sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul problema dei subappalti “Una soluzione – spiega Menici – potrebbe essere quella di istituire un tavolo dell’ edilizia all’ interno dell’ ispettorato del lavoro con associazioni di categoria Asl, Inps e sindacati per applicare contrattazione d’anticipo che prevede la gestione della responsabilità in solido, come era stato fatto per la costruzione della Esselunga di via Fiorentina”
Datato 2013 firmato da Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil insieme a Esselunga e Safe, società che gestiva l’appalto, prevedeva la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la responsabilità in solido, ciascuno per le proprie competenze, oltre a garantire l’uso di manodopera specializzata e in parte proveniente dal territorio.
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