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Fare di Pistoia e Prato la Green Valley italiana: è il progetto presentato ieri 11 luglio da Confcommercio, nel corso dell’Assemblea annuale dei soci che si è tenuta al Forum Banca Alta Toscana di Quarrata e ha rappresentato l’occasione giusta per stilare un bilancio dei primi sette mesi della nuova presidenza e per illustrare il Piano strategico di competitività per le province di Pistoia e Prato.
Lo studio, condotto in collaborazione con Strategique (Harvard), think tank internazionale guidata dal professor Fernando Alberti, ha messo in luce punti di forza, debolezze e potenzialità inespresse dei due territori, immaginando il percorso migliore per accelerarne lo sviluppo.
Dall’analisi approfondita dei punti di contatto è emerso come il segmento di Pistoia e Prato goda di un’identità storica profondamente radicata nel suo patrimonio naturalistico e improntata sui valori della sostenibilità, dell’ecologia e del “verde” in generale. Prato, ha ricordato Alberti, è annoverabile tra le capitali europee dell’economia circolare. Pistoia, con la sua dotazione naturalistica e termale, si presenta come uno dei polmoni verdi d’Italia.
Dall’intenso e dettagliato approfondimento di questi concetti nasce l’idea di un brand di territorio, The Green Valley appunto, che accomuni le due province favorendo un nuovo sviluppo competitivo. Un progetto che si declina in direzioni molteplici e che viene adesso condiviso con tutti gli stakeholder del territorio, così da essere portato avanti congiuntamente, con un unico obiettivo: il benessere delle comunità che ne sono interessate.
La costruzione di questo nuovo posizionamento per Pistoia e Prato, è stato spiegato, passa attraverso cinque pilastri, cinque macro – priorità strategiche. Da un lato si mira a valorizzare il patrimonio naturalistico, per affermarsi nel mondo come una destinazione turistica green nella sua accezione più ampia, quella dell’ecosostenibilità. Dall’altro si ritiene necessario supportare l’innovazione e lo sviluppo green del commercio di prossimità e digitale.
Le altre direttrici riguardano il miglioramento della riconoscibilità locale e internazionale dell’offerta enogastronomica nel commercio, un contributo attivo allo sviluppo sostenibile e digitale del cluster tessile e dell’abbigliamento e, infine, un incremento della collaborazione con il cluster del floro – vivaismo.
Obiettivi ambiziosi rispetto ai quali il territorio avrà la possibilità di fare quadrato già da oggi.
Edizioni locali: Prato