Il Cogefis (Comitato Gestione Fondo Intervento Sociale) compie 50 anni e per festeggiare l’importante traguardo ha deciso di donare 20 defibrillatori d altrettante aziende del territorio pratese, individuate in modo da andare a colmare lacune nella distribuzione areale di questi apparecchi salvavita. Il primo apparecchio, assegnato alla tintoria Ma.Vi. e collocato nella sede dell’azienda nel Macrolotto 1, è stato inaugurato oggi 27 novembre. Nel 1974, infatti, l’allora Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord, e Cgil, Cisl e Uil di Prato si accordarono per costituire un fondo sociale che veniva alimentato dal versamento da parte delle aziende di una somma pari all’1% della retribuzione ordinaria dei dipendenti. Obiettivo: realizzare concordemente servizi sociali a beneficio dei lavoratori dell’industria pratese.
“E’ anche grazie all’immissione di risorse Cogefis – spiega il neo presidente Marco Bucci -se nel 2001 Fil poté contribuire a dare l’avvio a quell’ottimo strumento di formazione online per la sicurezza che è Sicurf@d, attualmente oggetto di aggiornamento con i fondi speciali per Prato. Ancora più recentemente, ricordo che Cogefis ha finanziato, assieme al Comune di Prato, le indagini dell’Osservatorio del mercato del lavoro, uno strumento di cui si avvertiva fortemente il bisogno”.
I contributi economici che Cogefis ha distribuito nel corso del tempo a favore dei lavoratori e della comunità pratese sono stati importanti per entità e per rilevanza sociale delle destinazioni – Nella prima fase operativa, quando il meccanismo bilaterale fondato su un riparto automatico di contribuzione proporzionato alla platea dei lavoratori esercitava una funzione di sostegno e promozione sociale, le azioni finanziate sono risultate particolarmente significative: dalla formazione professionale e per la sicurezza agli asili nido, dai trasporti alla medicina del lavoro e alla ricerca, dalla prevenzione alle mense; così i primi 15 anni di attività di Cogefis hanno registrato interventi significativi ed economicamente diffusi: un segno prezioso per la comunità pratese, su cui anche oggi occorre riflettere per ipotizzare, in modo aggiornato, eventuali possibili e nuovi percorsi di bilateralità. Parliamo, per quegli anni, di 2 miliardi e 250 milioni di lire, una somma che riportata a oggi corrisponderebbe a qualche decina di milioni di euro. Successivamente il Comitato ha lavorato più ‘nell’ombra’, ma con risultati sempre rilevanti: ha per esempio sostenuto la FIL-Formazione Innovazione Lavoro, oggi facente parte del sistema regionale Arti ma all’epoca, a metà degli anni ’90, espressione diretta del territorio.
“Per celebrare il 50° anniversario abbiamo pensato a una donazione di defibrillatori, un’iniziativa che, andando in direzione della tutela della salute dei lavoratori, è strettamente in linea con le finalità del Comitato – aggiunge la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e di Cogefis Fabia Romagnoli -. E non solo dei lavoratori ma anche di qualsiasi cittadino che si trovasse in zona e avesse necessità di un intervento salva-vita a seguito di un malore cardiaco. Naturalmente abbiamo pensato anche alla necessità di un corretto utilizzo dello strumento, che richiede una adeguata formazione”.
Asl Toscana Centro realizzerà un primo corso di formazione per le persone che saranno individuate all’interno delle aziende e con l’associazione di medici pratesi di medicina d’urgenza Iemig-Italian Emergency Interest Medicine Group, per i successivi aggiornamenti. Sinergie preziose per le quali come Consiglio di Cogefis ringraziamo in particolare il dottor Giorgio Giuliani, direttore Sosd Emergenza Territoriale Prato della ASL, Alessio Baldini, presidente di Iemig.
“L’iniziativa – rimarca il segretario della Cgil di Prato Lorenzo Pancini rappresenta un’efficace attualizzazione dell’approccio che ha caratterizzato l’operato di Cogefis in questi decenni: la sicurezza sui luoghi di lavoro è, e non poteva essere altrimenti, un tema ricorrente negli interventi del Comitato. E’ particolarmente importante, ritengo, che l’impegno di Cogefis in questa operazione non si limiti alla mera donazione dei dispositivi ma vada ben oltre, curando anche quell’aspetto della formazione che rappresenta a sua volta uno degli assi portanti delle iniziative condotte in questi decenni.”
Se ci saranno ulteriori richieste Cogefis metterà a disposizione nuovi defibrillatori .
“Salute e sicurezza – conclude il coordinatore della Uil di Prato Rodolfo Zanieri -.devono essere priorità assolute in azienda e vanno declinate in tutte le modalità possibili, inclusa la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di emergenza. La diffusione dei defibrillatori non è omogenea a Prato: introdurne nelle aziende, dando la priorità a quelle ubicate nelle aree meno fornite di questi dispositivi, rappresenta anche un importante servizio per la comunità”.
Cogefis spegne 50 candeline e dona venti defibrillatori alle aziende
Il Comitato Gestione Fondo Intervento Sociale è nato nel 1974 da un accordo fra Uip e sindacati per realizzare concordemente servizi sociali a beneficio dei lavoratori dell'industria pratese.
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