Il Comune di Prato ha partecipato nei giorni scorsi a Borås, in Svezia, all’evento di avvio del progetto Texad, progetto finanziato dal programma Interreg Europe, che ha come capofila proprio il Comune di Borås.
L’obiettivo generale del progetto è quello di avviare un confronto sulle politiche pubbliche, a livello locale, sul tema della gestione dei rifiuti tessili, in ottica di circolarità, riuso e riciclo, per adattarle e allinearli ai requisiti stabiliti dalle nuove normative UE.
Erano presenti oltre 40 persone in rappresentanza di oltre dieci soggetti – in prevalenza amministrazioni pubbliche e aziende di gestione dei rifiuti – provenienti da 7 nazioni europee.
La due giorni di Borås ha focalizzato da un lato sul quadro di riferimento europeo in tema di gestione dei rifiuti, in quanto dal 1 gennaio 2025 tutti i Paesi della UE dovranno separare lo scarto tessile rispetto agli altri tipi di rifiuti e destinarne poi al riuso una parte sempre più significativa.
L’altro tema è stato infatti proprio quello del riuso degli abiti, focalizzando sul sistema svedese e su come la città di Boras gestisca, in concreto, raccolta, differenziazione e destinazione al mercato dell’usato (second hand) dei capi di abbigliamento. Si è parlato poi di modelli di business per la economia circolare, delle nuove professionalità che potranno svilupparsi intorno a questo ambito, della necessità di coinvolgere e far dialogare enti pubblici, stakeholder, imprese e cittadini al fine di trovare le migliori soluzioni possibili. Infine del tema fondamentale dell’educazione del consumatore, secondo lo slogan “L’abito più sostenibile che c’è è quello che hai già nel tuo guardaroba”, ovvero stimolare i consumatori ad un consumo di abbigliamento diverso da quello usa e getta. Oltre alle attività in aula, sono state svolte visite ai laboratori del Centro per il tessile di Borås, a una fabbrica e a una catena di negozi specializzata in abiti usati.
La prossima tappa di Texad sarà, ad inizio 2025, proprio a Prato. “Partecipiamo volentieri a questo nuovo progetto europeo – dichiara l’assessore con la delega all’Innovazione, Economia Circolare, Sviluppo Economico e Commercio, Benedetta Squittieri – che ci permette di condividere buone pratiche sull’Economia circolare nel settore tessile, nonchè nuovi modelli di business circolare portando in Europa il modello pratese. Grazie a questo primo incontro, abbiamo potuto fare il punto su tema cogente da affrontare a livello europeo, quello della normativa UE sugli scarti tessili, tema con il quale stiamo definendo una strategia al tavolo di distretto.”
Il progetto Texad, che ha come capofila il Comune di Borås (Svezia), vede la partecipazione come partner di Prato e dei comuni di Mataró (Spagna), Enschede (Olanda), Stara Zagora (Bulgaria), Santo Tirso (Portogallo) e poi della Agenzia di Sviluppo Regionale della Rzeszow (Polonia) e dell’Associazione catalana delle imprese della moda (Spagna). Erano presenti a Boras anche, con il Comune di Prato, la multiutility ALIA, per la Catalogna l’Agencia de residus de Catalunya (soggetto che gestisce il ciclo dei rifiuti in tutta la Catalogna), e per la Bulgaria anche l’’azienda tessile Natalia e le compagnie di gestione dei rifiuti Ecoinvest e Texcycle. Le città del progetto fanno parte anche di ACTE (European Textile Collectivities Association).
Il programma è finanziato nell’ambito del 2° bando del programma Interreg Europe, sotto l’obiettivo “Un’Europa più verde”, con 1,92 milioni di euro totali da provenienti dal programma Interreg Europe e dal Fondo di rotazione nazionale. Di queste risorse, 230.000 euro verranno gestite dal Comune di Prato per svolgere, nel corso dei tre anni e mezzo di durata del progetto, le attività previste.