I trentacinque dipendenti della rifinizione Trt, che ha cessato l’attività lo scorso 30 ottobre (leggi) , avranno diritto per un anno, alla cassa integrazione speciale.
L’accordo è stato firmato questo pomeriggio 9 novembre fra Cgil, Cisl e Uil e i liquidatori dell’azienda. La scorsa settimana il Ministero del lavoro aveva autorizzato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per cessazione attività, oggi la Regione ha convalidato l’accordo per le politiche attive, che prevede un percorso di riqualificazione dei lavoratori attraverso la Fil. Due passaggi propedeutici per il via libera ai 12 messi di cassa integrazione che partiranno dal prossimo 23 novembre. “Con questo accordo – ha spiegato Juri Meneghetti della Filctem Cgil – abbiamo cercato di rimandare il più possibile il licenziamento dei lavoratori che in questo periodo risulta ancora più gravoso”. In caso di cessazione dell’attività, infatti, il divieto di licenziamento previsto nel periodo di pandemia non ha valore, intanto almeno 11 dipendenti hanno trovato un nuovo posto di lavoro, nonostante la crisi che si respira a Prato. .
“Siamo moderatamente soddisfatti del risultato ottenuto – spiega Ingrid Grasso della Femca Cisl – il ricorso alla casa integrazione non era scontato, ora speriamo che attraverso la Fil i lavoratori possano trovare una nuova occupazione.”
Meno soddisfatto Quamil Zejnati della Uiltec Uil . “In questo periodo – spiega le casse integrazioni sono difficili da riscuotere, credo che per i lavoratori si prospettino, comunque, mesi difficili.”
Intanto in azienda sono rimaste solo due persone, un manutentore degli impianti e un amministrativo. “ Stiamo preparando il catalogo per la vendita dei macchinari tramite una casa d’asta – ha spiegato Sauro Petrucci uno dei liquidatore della Trt – che dovrebbero essere battuti a gennaio e probabilmente saranno destinati al mercato orientale, visto che si tratta di attrezzature prevalentemente cotoniere”.
Chiusura Trt, accordo per un anno di cassa integrazione per i 35 dipendenti della rifinizione
Firmato oggi dopo il nulla osta del Ministero del lavoro e l'autorizzazione all'accordo per le politiche attive della Regione. Intanto i liquidatori dell'azienda preparano il catalogo dei macchinari che verranno battuti da una casa d'asta
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a.a.
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