Da gennaio a settembre 2023, i contratti di lavoro nella provincia di Prato sono diminuiti, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ,dell'1,8%, ma a pagare il prezzo più alto sono le donne, per loro la percentuale è scesa al 4,7%.In totale sono state 42.104 le comunicazioni di avviamento al lavoro che hanno riguardato 22.936 uomini e 19.708 donne.
Secondo i dati forniti dal Centro per l'impiego di Prato crescono del 33% i contatti Co.co.Co (numeri comunque piccoli visto che si passa da 3.513 a 3.678), aumentati dell'1,1% (passando da 14.680 a 14.846) i contratti a tempo indeterminato, mentre quelli determinati hanno registrato una flessione del 4,8% pur restando in termini assoluti (17.535) i più frequenti. Diminuzione anche per l'attivazione dei tirocini che passano da 566 a 457 (-19,3%).
Per quanto riguarda il settore di impiego il manifatturiero , che resta il principale, flette del 6,2%, crescono istruzione sanità e pubblica amministrazione, e i servizi alle imprese, diminuzione per il trasporto del 18,7% che passa da 2225 contratti nel 2022 a 1809 lo scorso anno.
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Calano i contratti di lavoro, le più penalizzate sono le donne
Secondo i dati forniti dal Centro per l'impiego da gennaio a settembre 2023 in totale la flessione è stata dell'1,8% mentre quella femminile ha registrato - 4,7%. Crescono di poco i contratti a tempo indeterminato. Aperta la selezione per un posto da modellista esperta
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