Non solo il Covid, ma anche la Brexit potrebbe rallentare l’andamento delle esportazioni del distretto pratese verso la Gran Bretagna.
Una fetta importante del mercato: il tessile abbigliamento e calzatura, secondo i dati forniti da Confindustria Toscana Nord, nel 2019 raggiungeva il 27%, mentre nei primi mesi del 2020, pur perdendo il 26%, è diventato il primo settore che ha venduto nel 2020 in UK (34%). Dati che potrebbero peggiorare visto il ripristino delle operazioni doganali, con la necessità per le imprese europee di disporre di un codice apposito riconosciuto dalle dogane britanniche. Ancora maggiore la penalizzazione nei casi, non frequenti nel territorio Lucca-Pistoia-Prato ma comunque significativi, di lavorazioni di prodotti di imprese britanniche effettuate in Italia o viceversa, con ritorno poi nel paese di partenza: il passaggio in questi casi è doppio, in entrata e in uscita della merce.
Confindustria Toscana Nord, sta fornendo alle imprese la consulenza necessaria per porle in condizione di operare, sebbene alcuni nodi procedurali rimangano irrisolti e attendano la definizione puntuale di regole da parte delle autorità europee e nazionali.
Nel 2019 le esportazioni dell'area Lucca-Pistoia-Prato verso il Regno Unito sono state di 794 milioni di euro; nel complesso, rappresentavano il 9% dell'export totale dell'area, una quota quindi rilevante. Il saldo della bilancia commerciale 2019 è positivo (+418 milioni export-import). La quasi totalità delle esportazioni 2019 sono manifatturiere (95%). Da gennaio a settembre 2020, a causa del covid le vendite dell'area Lucca-Pistoia-Prato nel Regno Unito si sono quasi dimezzate (-46%), perdendo più della media ed erodendo tre punti alla quota inglese sul totale dei mercati (6%).
La bilancia commerciale pur dimezzata rimane ampiamente positiva (+312 milioni, gennaio-settembre).
Brexit, le procedure doganali potrebbero rallentare l’export del settore moda
Secondo i dati di Confindustria Toscana Nord nel 2019 le esportazioni hanno raggiunto il 27%, crollo del 26% nel 2020, incertezza per il 2021 dopo il ripristino delle dogane che comportano procedure ancora complicate
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