“Aiutateci a rimanere aperti perché nei nostri locali si rispettano tutte le norme anticontagio”. Anche Confesercenti di Prato si unisce alla richiesta nazionale fatta al Governo di non imporre nuove restrizioni a ristoranti, bar e pub, ma per ora non è in programma nessuna serrata o manifestazione. Intanto Confesercenti e Fiepet si appellano ai clienti raccomandando loro di indossare correttamente la mascherina e di lavare spesso le mani; di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone; di evitare di creare assembramenti, dentro e fuori i locali; di coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si tossisce o starnutisce.
“Ci si accanisce sempre contro la solita categoria – spiega Renzo Bellandi presidente Fiepet – nonostante i nostri locali siano luoghi sicuri. Ci chiedono sempre sacrifici, ma non ci danno nulla in cambio: aspettiamo ancora i 2.500 euro a fondo perduto dal Governo, inoltre ci avevano promesso il recupero del 60% del credito d’imposta per l’acquisto di materiale per la sanificazione, ora l’hanno ridotto al 9%, ma noi abbiamo acquistato con altre condizioni”.
Se si arrivasse a imporre la chiusura dei locali, o soltanto il coprifuoco alle 22, il comparto, che sta lentamente rialzandosi rischia il collasso. “Per ora non pensiamo di organizzare nessuna manifestazione -spiega Mauro Lassi presidente di Confesercenti – ma la situazione è drammatica perché non siamo noi la causa dei contagi infatti tutte le ispezioni fatte non hanno evidenziato niente. Stanno passando messaggi sbagliati che impattano sul nostro lavoro, già molti clienti disertano ristoranti e bar per la paura del contagio”
Preoccupati anche gli altri commercianti i, soprattutto per la possibilità di un nuovo lockdown “Se ci fanno chiudere durante le feste – spiega Massimo Bettazzi presidente Fismo – saremo costretti a chiudere, è per noi il periodo più importante dell’anno. Abbiamo già iniziato a fare gli ordini ai nostri fornitori”. L’abbigliamento continua a segnare il passo, meglio invece l’intimo. “In questi mesi – continua Bettazzi – c’è stato movimento in questo settore e ha compensato in parte le perdite registrate nella vendita di vestiti”.
Bar, pub e ristoranti si appellano ai loro clienti: “Aiutateci a rimanere aperti”
Confesercenti e Fiepet dicono no ad ulteriori restrizioni o penalizzazioni per la categoria e chiedono la collaborazione di tutti. Bellandi: "I nostri locali sono sicuri". Al momento non c'è in programma nessuna manifestazione di protesta
98
Edizioni locali: Prato