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Aumentano le denunce di infortuni all’Inail per covid. Nel solo mese di ottobre sono state 128


Il grido d’allarme della Cgil che chiede maggiori tutele per i lavoratori. Più colpita la fascia di età tra i 18 e i 34 anni mentre due su tre sono impiegati nel settore della “sanità e assistenza sociale”


Redazione


A settembre 2020 erano 395 le denunce all’Inail per infortuni sul lavoro da Covid-19 (seconda provincia toscana); al 31 ottobre sono diventate 523, più 128, con un incremento percentuale rispetto a settembre del 32%. Numeri che preoccupano il segretario generale della Cgil di Prato Lorenzo Pancini, che già ad inizio novembre, con Cisl e Uil, aveva chiesto un incontro alla prefetta Lucia Volpe, ricevendo ampia disponibilità, per valutare la situazione con Inail e Inps. «E’ un quadro pesante – sottolinea Pancini –, i lavoratori pratesi stanno pagando un alto prezzo, la loro salute è a rischio e deve essere salvaguardata».
A preoccupare ancor più Pancini il venir meno delle tutele per quei lavoratori, contagiati sul luogo di lavoro, che dopo 21 giorni di isolamento, pur risultando ancora positivi, vengono fatti uscire dalla quarantena dal dipartimento di Igiene Pubblica della Asl se risultano asintomatici negli ultimi sette giorni: l’Inail per loro non riconosce più l’infortunio, allo stesso tempo, in base ai protocolli attuali sulla sicurezza, non possono rientrare nei luoghi di lavoro, né possono essere collocati come gli operatori sanitari in smart working. «C’è un vuoto normativo – prosegue Pancini – che va colmato. L’Inail non può chiudere la dichiarazione di infortunio per i lavoratori ancora positivi, anche se non più in isolamento. Oltre al danno del contagio, e in alcuni casi della malattia da Covid, che non è una passeggiata, la beffa di restare in un limbo senza stipendio».
La Cgil consiglia comunque i lavoratori contagiati di fare la denuncia, se non al momento entro i tre anni previsti, «anche perché – annota Pancini – non sono chiare le conseguenze sulla salute di chi contrae il virus».
L’incremento maggiore di denunce per Covid-19 nei luoghi di lavoro si è avuto tra i lavoratori tra i 18 e i 34 anni, passate da 58 a settembre a 92 in ottobre (+53%); le fasce di età dei lavoratori maggiormente colpiti sono tra i 35 e i 49 anni (210 denunce, +48 su settembre, +29,62%), e tra i 50 e i 64 anni (211 denunce, +44 su settembre 2020, + 26,34%).
Il settore con le maggiori denunce all’Inail per infortuni derivanti da Covid-19 è quello della “sanità e assistenza sociale”, che incide per il 66,4% (ospedali, cliniche, case di cura e di riposo incidono per il 76,9%).
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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