Sbloccati 375 milioni, dei 420 milioni destinati al pagamento della Fsba (leggi), la cassa integrazione richiesta da 2.306 aziende artigiane pratesi che permettere di pagare a 10.518 lavoratori almeno gli arretrati di maggio e giugno. “Una piccola soddisfazione, visto i mesi che ci sono voluti per trasferire i fondi – commenta Adolfo Martino responsabile settore artigianato per Cgil – mi auguro che i pagamenti possano essere trasferiti ai lavoratori nel giro di poco tempo senza aspettare la busta paga di novembre. A preoccuparmi i tempi lunghi per l’attivazione dei bonifichi da parte delle imprese”.
Soddisfazione anche dalla Cisl. “Questo ritardo – ha commentato Ingrid Grasso – ha causato molti danni per i lavoratori, comunque è una boccata d’ossigeno anche se restano ancora da pagare luglio agosto e settembre”.
Da Confartigianato Imprese la notizia viene vista comunque come un bicchiere mezzo pieno: “Bene che siano arrivati i soldi destinati ai dipendenti – spiega Michele Vuolato responsabile settore categorie – ma rimaniamo preoccupati perché intanto sono partite le cartelle per il pagamento dei tributi che erano rimasti congelati fino al 30 settembre che verranno in parte saldati con i soldi della proroga al 31 gennaio dell’emergenza. Quindi non ci saranno nuovi investimenti. Una situazione preoccupante”.
Lo sblocco delle risorse ha automaticamente annullato il presidio organizzato per il 12 ottobre dai sindacati davanti alla prefettura di Firenze.
Arrivano i soldi della cassa integrazione per i dipendenti delle aziende artigiane
Sbloccati i fondi della Fsba, a Prato sono 2.036 le imprese che ne avevano fatto richiesta per un totale di 10.518 lavoratori. All'appello mancano ancora 45mila euro, ma è comunque una boccata d'ossigeno
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