Un’annata difficile per l’olio extra-vergine d’oliva delle colline montemurlesi che registra un meno 60 per cento di produzione rispetto al 2023 con rese ballerine che vanno dall’8 fino al 20 per cento. Tra i responsabili di questo sensibile calo di produzione c’è l’eccessivo caldo estivo che ha bruciato i fiori sulle piante e le grandinate di giugno che hanno fatto cadere quelli rimasti. La siccità di questa estate caldissima ha fatto soffrire le piante e le olive sono cadute, anche se a Montemurlo il terreno composto da alberese ha trattenuto un po’ di più d’umidità . A inizio ottobre le frangiture hanno reso il 19%, perché le olive erano andate in stress per l’eccessivo caldo ed hanno maturato molto in anticipo grazie alle alte temperature. Poi con la pioggia le olive si sono gonfiate, ma la resa è precipitata. Il maltempo di inizio novembre per fortuna non ha fatto troppi danni alle olive ancora rimaste sulle piante. "Pensavamo di aver perso anche quel poco di produzione che era rimasta, invece, le olive sono rimaste attaccate ai rami – spiega Felice Curcetti, titolare del frantoio biologico della Rocca di Montemurlo – ed abbiamo continuato a frangere fino a pochi giorni fa. Proprio non ce l’aspettavamo". Curcetti subito dopo l’alluvione, ha bloccato tutta la produzione e per alcuni giorni e si è messo gratuitamente a disposizione con la sua cisterna per svuotare case e cantine. Anche i prezzi quest’anno hanno risentito del forte calo di produzione e registrano un aumento nell'ordine di 1,5 euro al chilo. Intanto domenica 3 dicembre torna l'appuntamento con la Festa dell’olio e il concorso “Olio di casa nostra”, promosso dal Comune con il Comitato organizzatore della festa dell’Olio, che decreterà l’olio più buono di Montemurlo.
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