Ancora nubi sull’economia pratese: nei primi sei mesi dell’anno l’export del distretto cala del 5%

Nei primi sei mesi dell’ anno, rispetto allo stesso periodo del 2023, nel distretto pratese le esportazioni sono calate del 5%, il risultato peggiore è per il tessile con -13%, un leggero incremento nell’abbigliamento (+2,1%), in crescita del 4,9% anche l’export per le macchine tessili . A dirlo il Monitor dei Distretti della Toscana elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, che ha anche evidenziato come a livello regionale le esportazioni abbiano registrato un incremento del 21,8% pari a 3,4 miliardi di euro. Questi risultati si differenziano nettamente dalla media nazionale che, invece, si è attestata a +3,9%. I mercati di sbocco per il tessile restano la Germania seguita da Romania, Francai, Spagna Portogallo e Turchia, mentre per l’abbigliamento la Cina si conferma il primo Paese, seguita da Vietnam, Usa e Emirati Arabi.
Allargano lo sguardo agli altri distretti della moda la Pelletteria e le calzature di Firenze perdono il 21,8%) e l’Abbigliamento di Empoli ha registrato -4,1% per effetto del peggioramento delle condizioni di domanda e del calo dei consumi che ha penalizzato l’intero sistema, la Concia e calzature di S. Croce sull’Arno mostra un calo del 6,7%. Bene, invece, il Tessile e abbigliamento di Arezzo che consegue un aumento delle esportazioni nei primi sei mesi del 3,0% grazie al buon andamento nei mercati europei come Francia, Germania e Spagna che si confermano come i primi partner del distretto.
“La crescita delle esportazioni distrettuali toscane nei primi sei mesi dell’anno -commenta Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo –, nettamente superiore rispetto alla media nazionale, conferma la capacità distintiva delle nostre Pmi di fornire produzioni di alta qualità e di essere incisive sui mercati esteri”.