Ancora tensioni alla Stamperia Rosso di Montemurlo, ieri 30 agosto Si Cobas ha indetto uno sciopero davanti all’azienda per manifestare contro il licenziamento di due operai. Provvedimento che ha fatto nascere l'ennesima polemica tra sindacato e direzione aziendale.
“I due lavoratori – spiega Sarah Caudiero leader di Si Cobas – erano a tempo indeterminato e sono stati licenziati con la scusa dell’emergenza Covid. Eppure in azienda si lavora 12 ore al giorno 7 giorni a settimana. Non a caso i due licenziati erano gli unici che lavoravano solo le ore contrattuali. Abbiamo impugnato la decisione aziendale poiché non rispetta il blocco dei licenziamenti prorogato il 14 agosto, ma c'è anche un vizio di merito: un calo dei volumi di lavoro non può giustificare il licenziamento dei soli due lavoratori che lavorano 6 ore invece che 12”.
Diversa invece, la versione di Zhang Yong, amministratore delegato dell’azienda: “Abbiamo ricevuto soltanto una pec da parte del sindacato che minacciava uno sciopero, cosa che puntualmente è avvenuta. In realtà oltre ai due lavoratori licenziati non era presente nessun altro dipendente dell’azienda, quindi tecnicamente non si può parlare di sciopero. Abbiamo avuto problemi di liquidità come molte altre aziende, da qui il licenziamento che comunque è avvenuto nell’interregno fra la scadenza del Dpcm e il decreto successivo. Mi sarei aspettato una contrattazione sindacale, come generalmente avviene in questo caso, a noi non risulta neppure che il licenziamento sia stato impugnato. Ieri non ci hanno permesso di lavorare, avevamo una consegna urgente da fare che non abbiamo potuto portare a termine”.
Alla Stamperia Rosso due operai licenziati, botta e risposta fra azienda e Si Cobas
Per il sindacato i due dipendenti sono stati scelti perché lavorano solo le ore previste dal contratto, per l'amministratore delegato il licenziamento è dovuto al momento di crisi che l'azienda sta vivendo
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