Al via, da domani fino a giovedì 1 febbraio, la 38a edizione di Milano Unica, le aziende pratesi che presenteranno le collezioni primavera estate 2025 sono 101, in aumento rispetto alla scorsa edizione . Dal 6 all'8 febbraio poi inizierà Première Vision dove a rappresentare il distretto ci saranno venti lanifici, per la kermesse parigina si registra invece una diminuzione degli espositori pratesi.
Nei primi nove mesi del 2023, secondo le stime del centro studi di Ctn, il settore dei tessuti ha registrato una flessione rispetto allo stesso periodo del 2022, anno particolarmente positivo per il comparto, infatti la produzione in volume è scesa del -3%, l'export in valori del -5,4%. Dati sostanzialmente in linea con i dati italiani e con la tendenza generale del mercato della moda.
“Ci aspettiamo – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti – che i dati del 4° trimestre 2023, non ancora disponibili, siano per produzione ed export in leggero arretramento rispetto ai precedenti e che quindi sarà confermata la chiusura dell'anno con il segno meno. Sui risultati dell'ultimo scorcio del 2023 ha inciso in parte anche l'alluvione di novembre: alcuni produttori di tessuti sono stati colpiti, talvolta in maniera particolarmente intensa, ma anche imprese della filiera hanno ricevuto danni ingenti che hanno inevitabilmente compromesso la catena di produzione. Anche per questa prima parte del 2024 le previsioni sono all'insegna della cautela: tuttavia i segnali che arrivano dalle ultime fiere, da Pitti Uomo a iniziative promozionali di nicchia a livello di singole imprese e di agenti, inducono a un moderato ottimismo per la seconda parte dell'anno. Di fatto attualmente gli ordini sono per volumi generalmente piccoli e i clienti sono estremamente prudenti e misurati."
Le aziende pratesi produttrici di tessuti sono 230 con oltre 4.500 addetti diretti. Gli ultimi dati disponibili fanno stimare per queste aziende più di 2 miliardi di euro di fatturato: gran parte (circa il 70%) è da attribuire all'export, che nel 2022 è stato pari a 1,38 miliardi di euro (+20% sul 2021).
"Le fiere che si stanno per aprire sono fondamentali come indicatori degli umori dei mercati per l'immediato futuro – aggiunge il presidente di Pratotrade Giovanni Gramigni -. Intanto considero un successo che siano con noi anche i colleghi che hanno subito danni diretti o indiretti per l'alluvione e che erano soliti partecipare alle fiere: sarebbe stato un danno ulteriore se non avessero potuto farlo, ma la proverbiale capacità di resilienza pratese ha prevalso anche stavolta, e di questo siamo tutti molto felici. Emerge con chiarezza dai dati di partecipazione come la sintonia fra Prato e Milano Unica stia crescendo: l'appuntamento milanese si afferma sempre più come fiera consona al profilo pratese, a fronte di una Première Vision che a sua volta si configura come fiera grande ed eterogenea, globalizzata e articolata. Due connotazioni diverse che corrispondono a scelte aziendali anch'esse differenti e comunque strategicamente apprezzabili. Con Milano Unica è attiva una sinergia che ci consente di offrire un contributo di idee e di proposte, in una relazione costruttiva finalizzata a far crescere la fiera, che quest'anno conta espositori nuovi provenienti da paesi di consolidata tradizione tessile come la Francia."
Nel periodo gennaio-settembre 2023 i primi tre mercati di sbocco esteri per importanza sono stati paesi europei comunitari: la Spagna con il 10,9% del totale, la Germania con il 10,4% e la Francia con l'8,6%, tutti con segno positivo sullo stesso periodo del 2022; a seguire Romania (in arretramento) dove si effettuano operazioni di confezionamento anche per conto di aziende di altri paesi, Portogallo (con segno più) e Turchia in contrazione; una crescita importante delle esportazioni di tessuti verso il Marocco porta il paese a coprire il 4,5% del totale.
Al Via Milano Unica, in crescita gli espositori pratesi. Flessione dell’export e della produzione
Da domani al 1 febbraio, 101 aziende pratesi presenteranno le collezioni primavera estate 2025. Nei primi nove mesi del 2023, secondo le stime del centro studi di Ctn, le esportazioni sono calate del 5,4%
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