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Che la delibera di messa a gara del servizio di distribuzione del gas approvata dal Comune di Prato lo scorso 27 aprile avrebbe scatenato una guerra coi soci di maggioranza di Consiag lo si era già capito all’indomani con le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dai sindaci di Montemurlo, Scandicci e Sesto Fiorentino. Tutti e tre richiamavano il sindaco Roberto Cenni alla responsabilità, chiedendogli di tornare sui suoi passi per salvare lo spirito di cooperazione, sottintendo che in caso contrario non si sarebbero fatti scrupoli ad usare qualsiasi strumento pur di difendere il consorzio . Nelle ultime ore, questo conflitto sta prendendo forma. Martedì, il Comune di Sesto Fiorentino ha annunciato un ricorso al Tar animato dal timore di poter vedere dei disservizi nella rete oggi interconnessa se dovesse installarsi un gestore diverso da Consiag e dalla contestazione di profili di illegittimità della delibera, in quanto la messa a gara del solo Comune di Prato contrasterebbe con la gestione unitaria del servizio. Lunedì prossimo scenderanno a protestare per difendere i livelli occupazionali di Consiag-Estra i sindacati di categoria, che si uniranno al presidio di Cgil-Cisl-Uil già convocato in piazza del Comune contro il mancato rinnovo della mobilità in deroga, sostituita dal sottosegretario Viespoli da una promessa di misure di workfare.“Qualora dovesse arrivare un soggetto come Gazprom o Gas de France a gestire il servizio di distribuzione a Prato decine di dipendenti di Consiag-Estra potrebbero perdere il posto – spiega Massimiliano Brezzo, segretario di Filctem-Cgil – chiediamo che il Comune nel bando di gara inserisca delle garanzie per tutelare i lavoratori”. Cifre alla mano Consiag-servizi conta un organico di 90 persone, più altri impiegati del gruppo destinati a curare la rete del gas, che comunque resta di proprietà del consorzio. Dunque, sono due le conseguenze immaginate dai sindacati: ricadute negative sull’occupazione ed un indebolimento al tempo stesso dell’immagine della neonata Estra. “In un periodo di crisi come quello attuale – dicono in coro Brezzo, Giovanni Rizzuto di Femca-Cisl, Felice Amelia di Uilcem-Uil e Melania Lanza in rappresentanza della Rsu di Consiag – il bando di gara porterà a degli esuberi anche in un’azienda sana. Il danno aumenta se si considera che Estra si trova in fase di start-up e potrebbe uscire indebolito il progetto di consolidamento industriale. Il Comune con questa delibera contraddice se stesso visto che nel mese di ottobre aveva approvato la nascita del nuovo consorzio e la stessa linea del governo favorevole ad un percorso di aggregazione fra le aziende del gas prima di andare a gara entro il 31 dicembre 2012”. A guidare il Comune di Prato, volenteroso di accelerare i tempi mediante la pubblicazione del preavviso del bando di gara europea, secondo i sindacati è la lotta politica contro il consorzio per l’impossibilità riscontrata finora di incidere sul rinnovo della presidenza. Si spiega, pertanto, perché i sindacati hanno deciso di unire ad uno stesso filo la mobilità in deroga e la difesa di Consiag, in entrambi i casi è forte la matrice politica della decisione, seppure legata al governo nazionale nel primo caso ed alla giunta comunale nel secondo.
Carlandrea Adam Poli