Sono 6.865 i nuclei familiari che a Prato hanno un Isee inferiore a 16.500 euro, di questi 2.698 (39%) vivono in povertà assoluta. I dati, riferiti al 2023, sono contenuti nel report Abitare in Toscana 2024 curato dall’Osservatorio Sociale di Regione e Anci Toscana. Aumento della povertà che viene anche confermata dalla Caritas: “Negli ultimi anni – spiega il direttore don Enzo Pacini – assistiamo a un trend in crescita dovuto anche al cambiamento delle condizioni economiche: il lavoro è sempre più precario e quando ci sono due stipendi, spesso, non sono sufficienti a garantire tranquillità”.
Lo confermano anche i centri di ascolto nelle parrocchie dove le domande di pacchi spesa e pagamenti di bollette sono in aumento, non solo per le famiglie straniere.
Crescono anche i pasti distribuiti alla mensa La Pira: “Nelle ultime settimane – spiega la presidente Elena Pieralli – siamo passati da 110 a 140 persone al giorno, molti gli stranieri che sono in attesa dei documenti.”
Nella fotografia scattata dal report si evidenzia anche che gli sfratti eseguiti sono 299, rispetto a 883 richieste di esecuzione (vengono incluse anche quelle degli anni passati) e a 230 provvedimenti emessi nel corso del 2023. Per quanto riguarda, invece, le richieste di morosità incolpevole sei le domande inoltrate, cinque quelle accettate e sostenute con 50.626 euro, il fondo morosità ancora a disposizione dell’amministrazione è di 260mila euro. “Con questo strumento – spiega l’assessore al sociale Sandro Malucchi – abbiamo evitato lo sfratto alle famiglie. Resta una cifra importante in cassa che non può essere convertita ad altre finalità”. La richiesta per questo aiuto infatti ha maglie molto restrittive.
Per quanto riguarda le domande di contributo di affitto, ma su scala provinciale, sono state 1095, di cui 303 le escluse. Altro dato evidenziato è che su 1.650 domande ( 1.192 ) la percentuale delle ammesse è del 72,2% e quelle fatte da famiglie straniere 463 (38,8%). “Il divario tra popolazione straniera residente e la richiesta di alloggi da parte degli immigrati- continua l’assessore Malucchi – è di 14,1 punti per Prato (24,9% di popolazione e 38,8% di richieste alloggi degli stranieri) a fronte del 21,3 di Grosseto, 27,3 di Lucca e 25 di Pistoia. La richiesta della casa a Prato, raffrontata con altri territori toscani, sembra indicare un buon livello di integrazione degli stranieri nel tessuto socioeconomico locale al punto da considerare l’autonomia alloggiativa un obiettivo raggiunto da larga parte delle comunità di nuovi cittadini”.
Secondo il report le potenziali famiglie che avrebbero diritto a un alloggio di Epp sono 6.865 a fronte di 1.853 appartamenti: “Il patrimonio Epp – ha commentato la presidente Marzia De Marzi – evidentemente non è l’unica risposta al bisogno abitativo, serve alte soluzioni come ad esempio un sostegno all’ affitto a lungo periodo che permetta alle famiglie in difficoltà di rimanere nella loro casa”.
alessandra agrati
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