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E' a Montemurlo, sotto l'ombra della Rocca, una delle aziende italiane che, per la sua esperienza e capacità, è stata chiamata ad effettuare le verifiche su numerose tipologie di mascherine, beni “indispensabili” in questo periodo di pandemia. E' la Itec di via Prato, Istituto Tecnologico Europeo di Certificazione, una delle realtà più importanti a livello italiano per le tutte le attività riguardanti i sistemi di gestione, la certificazione di prodotto, la certificazione e formazione del personale, le prove di laboratorio, la calibrazione degli strumenti di misura.
La Itec, in questo periodo, sta effettuato una serie di accertamenti, per conto dell'autorità giudiziaria, su diversi quantitativi di dispositivi di protezione personale sequestrati nei mesi scorsi, in famose indagini a livello nazionale, perché non a norma. "In questi mesi di pandemia ci siamo attivati per la costruzione di un laboratorio bio-chimico per la certificazione di mascherine sanitarie e di altri dispositivi di protezione individuale. – spiega Renato Prisco, titolare della Itec – In questo ambito, la collaborazione con le autorità giudiziarie ci ha permesso di limitare l’immissione sul mercato di prodotti contraffatti potenzialmente nocivi per la salute". La Itec inoltre per la sua esperienza nel settore si è occupata della certificazione dei procedimenti di saldatura del nuovo ponte San Giorgio di Genova.
L'azienda, fondata alla fine degli anni Novanta dai montemurlesi Renato e Tabita Prisco, coppia sul lavoro e nella vita privata, ha da subito investito sui giovani e in particolare sulle donne. La Itec infatti ha circa trenta dipendenti, senza contare i collaboratori, l'età media è di 30 anni e i profili professionali sono altissimi. Per la maggior parte alla Itec i dipendenti sono laureati in materie scientifiche, prevalentemente in ingegneria (ambientale, dei materiali ecc..) con master e corsi di specializzazione in vari ambiti. I giovani che arrivano in azienda sono assunti con un contratto a progetto e se dimostrano di avere le capacità giuste vengono inseriti in un percorso formativo molto strutturato in base al processo di certificazione che poi dovranno seguire in azienda. La Itec infatti ogni anno investe oltre 60mila euro nella formazione dei propri dipendenti e lavora con tre uffici operativi e dieci laboratori dislocati sul territorio nazionale.
"Sono felice che a Montemurlo, oramai da oltre vent'anni, operi un'azienda d'eccellenza come la Itec" ha sottolineato il sindaco Simone Calamai che nei giorni scorsi ha visitato l'azienda.
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