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Zonin: “Prato vive troppo all’ombra di Firenze. E’ l’ora della scossa”. Ma i quadri non resteranno per sempre


Il presidente della Banca Popolare di Vicenza scuote i pratesi alla presentazione della mostra a Palazzo Pretorio 'Capolavori che si incontrano. Bellini, Caravaggio, Tiepolo'che riporta a Prato le opere più belle della Galleria degli Alberti, ma solo temporaneamente


Redazione


'Non solo una grande mostra ma anche il segnale da dare a Prato perchè è l'ora della scossa. Una città bellissima ma che trovo un po' nascosta e che vive troppo all'ombra di Firenze. La strategia per far conoscere la propria bellezza e' la cultura'. Lo ha detto Gianni Zonin, presidente della Banca popolare di Vicenza, all'anteprima della mostra 'Capolavori che si incontrano. Bellini, Caravaggio e Tiepolo' che sarà aperta al pubblico domani a Palazzo Pretorio e che racchiude le perle artistiche più belle della collezione della Popolare di Vicenza tra cui le opere della Galleria degli Alberti, di proprietà della Bpv dopo l'acquisizione di Cariprato da parte dell'istituto di credito vicentino.  In sintonia con il messaggio lanciato da Zonin anche il sindaco Biffoni.  «Questa è la mostra della maturità per Palazzo Pretorio, con cui Prato saprà farsi riconoscere all'esterno per ciò che è».

 Zonin ha dato anche la misura del successo della mostra: 'ciò che conta per fare centro e'superare i duecentomila visitatori. Altrimenti non conterà nulla'. Un traguardo molto ambizioso che darebbe lustro a Prato ma che non sarebbe comunque sufficiente a far rimanere in città le opere che fino a poco tempo fa si trovavano nella Galleria degli Alberti. Per Zonin il discorso è chiuso: "Non credo alle collezioni permanenti. Abbiamo già visto che non riscuotono successo. Preferisco mettere a disposizione i quadri quando ci saranno degli eventi specifici che creano movimento". 

La mostra chiuderà i battenti il 6 gennaio a Prato, ma non in assoluto perchè sarà trasferita in Sicilia dove la Banca Popolare di Vicenza ha molti interessi: "Una terra di grande cultura come la Toscana", ha chiosato Zonin.

 
Fino al 6 gennaio al pian terreno di Palazzo Pretorio sarà possibile ammirare una rara sequenza di capolavori di Filippo Lippi, Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto, Jacopo Bassano e altri grandi artisti dell'arte toscana e veneta tra il 400 e il 700. Un'occasione unica per vedere riunite le più importanti opere d'arte provenienti dalla collezione della Banca Popolare di Vicenza. Il professor Fernando Rigon è riuscito a rendere sublime l'incontro tra Prato e Vicenza, Toscana e Veneto e legare sapientemente dipinti di differente scuola e di diversa epoca ed origine. 86 capolavori di cui 12 inediti, raggruppati in quattro sezioni e uniti da un solo unico grande comun denominatore, l'immagine: Imago Magistra, Immagine Ideale, Il volto dell'Idea: il ritratto, la Bella Natura. A Palazzo Pretorio viene raccontata la storia dell'arte dal Rinascimento alla Rivoluzione francese. 'La sfida nel realizzare il progetto espositivo – racconta Rigon – consisteva nel valorizzare un corpus importante di opere prescindendo dalla loro collocazione temporale. Questa è una mostra silenziosa, ricca di messaggi figurativi e di saggezza antica. E' un diario di immagini e frasi – ha commentato – e ogni quadro non è mai solo se stesso ma è un percorso. Una collezione piena di messaggi, consonante nella sua dissonanza.

A questo link le foto dei capolavori in mostra (link)

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