Una nuova istallazione in piazza del Duomo dell’artista londinese Gormley

Il sacro e il profano, l’antico e il moderno per sei mesi conviveranno in piazza del duomo. Questa mattina 17 dicembre è stata inaugurata Shy la statua dell’artista londinese Antony Gormley realizzata con 3.600 kg di ghisa, e alta 4 metri che è stata posizionata davanti alla statua del Mazzoni. “Ceelbriamo l’antico e il moderno – ha sottolineato il sindaco di Prato Matteo Biffoni – nella piazza dove sorge la cattedrale e da cui a giorni verrà mostrata la sacra Cintola, affianchiamo un’istallazione che comunque segna la luce alla fine del tunnel della pandemia. Per sei mesi organizzeremo eventi per continuare a sottolineare che Prato resiste”.
L’opera è una sorta di autoritratto ingrandito dell’ artista ed è stato realizzato con il ferro, il materiale che si trova al centro della terra, ma rappresenta anche il senso del riciclo visto che il materiale appare con un effetto “ruggine”.
L’arrivo dell’installazione a Prato è stata possibile grazie anche alla collaborazione con il Centro Pecci. “Il museo – ha sottolineato Lorenzo Bini Smaghi presidente  della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana – esce dalla sua sede istituzionale e va nel cuore della città a testimoniare che Prato è un importante centro dell’arete contemporanea. Stiamo anche organizzando il restaura dell’opera di Melotti che dovrebbe essere pronta entro aprile “
L’artista a causa della pandemia non era presente alla cerimonia, ma ha portato un saluto alla città tramite un collegamento da remoto  grazie al lavoro di raccordo dell’Associazione Arte Continua, che ha un forte legame con Gomley. Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato supporttreranno le attività didattiche che saranno realizzate nei prossimi mesi dal Centro Pecci a partire dall'opera di Gorrmley.