Fumata bianca per i lavoratori del Pecci dall'incontro avuto oggi in Regione alla presenza del Comune di Prato e dei sindacati. Il presidente del cda della Fondazione per le arti contemporanee, Lorenzo Bini Smaghi, si impegna a revocare i due licenziamenti notificati a fine agosto per far tornare i conti dell'ente. Cgil e Uil, quindi ritireranno lo stato di agitazione e lo sciopero del 28 settembre in occasione dell'apertura della nuova mostra al Pecci. Ritiro che sarà formalizzato lunedì prossimo in Prefettura che già aveva convocato le parti per il tentativo di conciliazione previsto dalla procedura. Ora, quindi, le relazioni sindacali sono tornate sul piano della normalità e il confronto può ripartire.
La Regione ha fatto la sua parte annunciando l'aumento di 100mila euro del contributo annuale che versa in qualità di socia dell'ente che passerà, quindi, da 650 a 750 mila euro. Una somma già prevista nella variazione di bilancio, che riporta il contributo quasi ai livelli 2020, pre tagli. Si attende di capire se tale cifra sarà solo per quest'anno o se sarà stabilizzata.
Anche il Comune di Prato, si è impegnato ad aumentare il proprio contributo annuale per il 2023. Non è stato quantificato il possibile ritocco. Molto dipenderà dalla variazione di bilancio autunnale. Quest'anno, come nel 2022, il contributo comunale è di un milione e 68mila euro più i 90mila euro per la biblioteca del Centro Pecci.
Erano presenti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e dal sindaco di Prato, Matteo Biffoni, al quale hanno partecipato il presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana, Lorenzo Bini Smaghi, l’assessore alla cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, e le organizzazioni sindacali.
Con il ritiro dei licenziamenti, Comune e Regione potranno pensare a cosa fare con l'attuale cda in prorogatio. Confermarlo o cambiarlo? E nel secondo caso il cambiamento riguarderà solo il presidente o anche gli altri componenti?. Lo scopriremo nei prossimi giorni
Reazioni
La consigliera regionale del Pd, Ilaria Bugetti esprime soddisfazione “anche per la determinazione del presidente, a cui avevamo chiesto di impegnarsi in prima persona. Ci siamo mossi da subito insieme al Comune e sindacati affinché un ente pubblico, per di più in prorogatio, non subisse questa scelta sbagliata. Penso – conclude Bugetti – che questo dimostri ancora una volta l’interesse della Regione per il Pecci”.
Toni entusiasti anche da parte del segretario provinciale del Pd, Marco Biagioni: “Abbiamo subito chiesto che venissero ritirati i licenziamenti decisi dal Consiglio di amministrazione e che si aprisse una serrata fase di confronto tra la Fondazione, gli enti locali e i sindacati. Oggi siamo arrivati a una svolta positiva per la città e per i lavoratori. Questo è stato possibile grazie alla determinazione delle organizzazioni sindacali, del sindaco Biffoni e del presidente Giani. La collaborazione e il dialogo premiano sempre”.
Ritirati i due licenziamenti al Pecci, la Regione dà altri 100mila euro di contributi
E' quanto emerge dal vertice in corso a Firenze. Di fronte alla revoca dei due licenziamenti, Cgil e Uil ritireranno lo stato di agitazione e lo sciopero previsto per il 28 settembre. Ora si attende la decisione dei soci sul futuro del cda
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(e.b.)
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