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Regista pratese porta in scena la storia vera di Aldo Scarcella, suicida in carcere perchè accusato ingiustamente


Giovanni Cecchini si è già fatto conoscere nell'area metropolitana per le sue commedie brillanti, questa volta ha deciso di realizzare uno spettacolo più intimo


Redazione


Il 2 luglio 1986 Aldo Scardella si impicca nel carcere Buoncammino di Cagliari dove era detenuto da circa sette mesi per un omicidio che non aveva commesso. Nel 2002 furono incarcerati i reali responsabili dell’omicidio. Scardella però non c’era più da 16 anni. Il trattamento ricevuto, le negazioni, le grida di innocenza inascoltate da dentro una cella di isolamento, furono un peso troppo grosso da sopportare, forse più della stessa ingiusta condanna. Quella di Aldo Scardella è una storia vera che in molti forse ricorderanno. Giovanni Cecchini, regista pratese prestato all’ingegneria, ha deciso di riportarla in scena all’interno del suo nuovo spettacolo, con il patrocinio del Comune di Montemurlo, incentrato sulla condizione di vita dentro le carceri. Lo spettacolo al suo debutto sabato prossimo, 30 gennaio, nella sala Banti di Montemurlo si intitola “Oltre l’oceano, oltre le montagne” il titolo unisce i rispettivi titoli dei due atti cui lo spettacolo si compone. .
In Italia le carceri femminili sono cinque, causa sovraffollamento la maggior parte della popolazione carceraria femminile è confinata nelle  carceri maschili. In Italia le detenute madri sono costrette a portare i propri figli in carcere se non hanno nessuno a cui affidarli. Questo è lo stato dell’arte e noi, spettatori, ne prendiamo atto attraverso la storia di Mignolo, incarcerata perché ha assassinato suo marito; di Valentina, assassina della compagna; di Cleo, ragazza madre rumena costretta a vivere con la propria figlia Alina in cella con Sara, una madre rinnegata dalla famiglia desiderosa di rivincita nei confronti della società. Ci sono anche due prostitute,Thelma e Vichi, in carcere per accuse diverse che ricordano la loro amicizia fra aneddoti e nuove speranze. Sono queste le eroine-antieroine del primo atto dello spettacolo: “Come per gli immigrati – spiega Cecchini – che si imbarcarono oltre oceano per cercare fortuna, anche queste donne vivono nella speranza che un giorno, oltre quelle sbarre in cui sono confinate, possano vivere una vita migliore”.

E’ nel secondo atto, “Oltre le montagne” che troviamo, invece, Aldo Scardella, o meglio Aldo Melis la cui storia appunto, si ispira liberamente a quella di Scardella. Le montagne del titolo, sono le istituzioni giudiziare che alla fine hanno schiacciato il giovane.
“Lo spettacolo – commenta Cecchini – nasce dalla mia passione per il tema della detenzione. Sono anni che mi documento e leggo affascinato e a volte sorpreso di come la giustizia italiana si sia comportata  in modo uniforme sul ripetersi in errori come quelli che hanno coinvolto personaggi come Enzo Tortora, Aldo Scardella o Stefano Cucchi.
Mi sono concentrato su due testi "Mamma è in prigione" di Cristina Scanu e "Fuori dalla gabbia" di Cristiano Scardella che trattano rispettivamente della condizione delle donne in carcere tra cui le detenute madri e la storia di Aldo Scardella”. Uno spettacolo che segna un cambiamento nella produzione di Cecchini e che rende questo spettacolo particolarmente sentito dal regista per vari motivi: “Politica, giustizia e vita sociale, temi da sempre a me cari e che per la prima volta affronto in modo diretto senza battute o doppi sensi.  Inoltre, proprio perché a questo spettacolo tengo molto, ho deciso, oltre a curarne il testo e la regia,  di partecipare io stesso in qualità di attore a differenza delle ultime rappresentazioni”. L’appuntamento è per sabato prossimo dunque. Uno degli elementi di forza della rappresentazione, il regista, né è convinto, è il feeling con la compagnia teatrale: “Ormai con gli attori e le attrici, complice l'amicizia che ci lega e la loro forte motivazione, si è creata una tale complicità sul palco che ha reso possibile, in modo ottimale, anche un così drastico cambio di genere”. Il tono dello spettacolo sarà sottolineato da musica live, una voce e una chitarra accompagneranno l'incedere della narrazione fondendosi con questa.
Per info, pagina Facebook dell’evento – link

Edizioni locali: Montemurlo | Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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