La 'lettura' di un’opera attraverso lo sguardo di un artista pratese. L’opera è la scultura di Jacques Lipchitz Madre e figlio, il racconto è quello di Rudy Pulcinelli che oggi, sabato 26 gennaio (ore 16.30), all’interno della rassegna Punti di vista a Palazzo Pretorio, si confronta con il gesso scolpito nel 1941 dall’artista lituano. Ingresso libero. Opera fra le più intense e cariche di pathos, Madre e figlio fu una delle prime che Lipchitz realizzò al suo arrivo a New York, dopo aver lasciato Parigi occupata dai nazisti e in fuga per le sue origini ebraiche. La composizione è una drammatica denuncia degli orrori della Seconda Guerra mondiale; la figura femminile, mutilata e indifesa nella sua nudità, spalanca le braccia al cielo in un disperato gesto di invocazione, mentre il figlio si aggrappa al suo collo. Pulcinelli ha scelto questo gesso per diversi motivi, non ultimo proprio lo stretto legame con la Memoria, con l’arte che si fa portavoce di istanze sociali e di denuncia. La drammaticità delle sculture di Jacques Lipchitz consentirà anche una riflessione sulla tragedia della Shoah in occasione della Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio. Punti di vista, fra emozioni, ricordi e suggestioni, ma anche tecnica e occhio critico, prosegue sabato 9 febbraio, sempre alle 16.30, con l'artista Massimiliano Turco e si conclude sabato 23 febbraio con Stefano Benedetti.
“Punti di vista”, l’artista Rudy Pulcinelli racconta la scultura di Lipchitz ‘Madre e figlio’
Appuntamento sabato 26 gennaio alle 16.30 a Palazzo Pretorio. La rassegna dedica l'incontro alla scultura che richiama la tragedia della Shoah
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