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Prato in festa per i duecento anni dalla nascita di Cesare Guasti


Archivista, filologo, letterato, poeta, ma soprattutto uomo di Dio. Il 4 settembre giorno della nascita Messa in San Domenico, chiesa dove è sepolto, nel pomeriggio conferenza nel Salone consiliare del Comune di Prato


Redazione


Archivista, filologo, letterato, poeta, ma soprattutto uomo di Dio. Tutto questo è stato Cesare Guasti, un pratese illustre apprezzato e rispettato nell’Italia laica dell’Ottocento.
Nonostante la luminosità della biografia e la caratura degli incarichi ricoperti – segretario dell’Accademia della Crusca, archivista dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze –, la sua è una figura da riscoprire costantemente. Una nuova occasione per farlo arriva da un importante anniversario ormai alle porte: il bicentenario della nascita, avvenuta il 4 settembre 1822. In tutti questi anni la memoria di Cesare Guasti, in particolare lo studio dei suoi scritti e delle sue attività, sono stati condotti dall’associazione culturale che porta il suo nome, costituita nel 1986. In vista dello speciale anniversario, l’Associazione ha promosso insieme alla Diocesi e al Comune di Prato una serie di iniziative per celebrare il Guasti, che la Chiesa considera Venerabile.
Il 4 settembre, che quest’anno cade di domenica, è in programma una intera giornata dedicata a Cesare Guasti. Alle 10,30, nella chiesa di San Domenico – dove sono custodite le spoglie dell’illustre filologo – il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, presiede una messa concelebrata dal vescovo Giovanni Nerbini. Sono stati invitati anche i vescovi emeriti Franco Agostinelli e Gastone Simoni. Nel pomeriggio conferenza nel Salone consiliare del Comune di Prato. Parleranno Diana Toccafondi, già direttore della Soprintendenza Archivistica della Toscana e direttore dell’Archivio di Stato di Prato, e Pietro Domenico Giovannoni, docente di Storia del cristianesimo e delle chiese all’Istituto superiore di scienze religiose della Toscana.
«In una Chiesa, come quella di oggi, che spinge il laicato a essere sempre di più parte attiva, una figura come quella di Cesare Guasti si ripropone in modo significativo e molto contemporaneo», afferma il vicario generale della Diocesi di Prato monsignor Daniele Scaccini, che ricorda la presenza in città di «strade, piazze e scuole dedicate a personaggi della nostra storia da riscoprire e da presentare alle generazioni presenti e future. Questo è uno dei compiti della Chiesa».
Don Enrico Bini, presidente dell’Associazione culturale Cesare Guasti, sottolinea che «stiamo parlando di una delle figure dell’Ottocento pratese più importanti perché ha avuto una rete di rapporti con tutti i più grandi intellettuali italiani e europei del tempo, come Gioberti e Rosmini. Il Guasti fu un tenace sostenitore della necessità dell’unità nazionale, fu un cattolico che pensava al Risorgimento del popolo italiano non soltanto da un punto di vista politico, ma anche da un punto di vista morale e spirituale, per il quale si è sempre battuto, anche se non sempre è stato compreso, anche dal mondo cattolico».
 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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