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Prima palazzo nobiliare della famiglia Buonamici Nencini, poi cinema e ora spazio multifunzionale. La sala Garibaldi riapre a novembre con una ristrutturazione degli ambienti e nuovi progetti.
“Un nuovo spazio culturale per la città – ha spiegato Francesco Fantauzzi vicepresidente di Civico 69 – che va a integrare l’offerta cittadina. I mille metri complessivi si prestano a varie attività: dai concerti, al cinema, a piccoli festival ma anche a esposizioni. Il 60% dell’ attività resta a vocazione cinematografica, i posti a sedere sono seicento altrettanto quelli in piedi”.
Il progetto di ristrutturazione e rilancio dell’ex sala Garibaldi, ha partecipato e vinto il bando dedicato alle sale cinematografiche dismesse, è costato un milione e mezzo di euro.
L’ex cinema che è chiuso dal 2008, mantiene inalterata la struttura originaria del 1907: nell’ingresso è previsto il bar e il guardaroba, dalle due scale laterali in pietra serena si accede alla galleria con cento poltrone fisse e una piccola stanza dedicata alle conferenze. Il cambiamento riguarda la platea dove non esistono più i posti a sedere, ma un sistema di cinquecento seggiole a scorrimento che scompaiano a seconda dell’ attività prevista. Seicento i posti in piedi.
I lavori fatti hanno interessato anche la parte degli impianti elettrici, l’antincendio e l’insonorizzazione di tutte le parteti. Oltre allo storico portone d’ingresso che sarà ristutturato è prevista anche un’altra porta sempre su via Garibaldi.
“Punteremo soprattutto a una rassegna cinematografica che sia specifica, con magari l’intervento di attori e registri. Non entreremo in competizione con le altre sale cinematografiche, la nostra programmazione non riguarda le prime visioni”.
I lavori fatti hanno interessato anche la parte degli impianti elettrici, l’antincendio e l’insonorizzazione di tutte le parteti. Oltre allo storico portone d’ingresso che sarà ristutturato è prevista anche un’altra porta sempre su via Garibaldi.
“Punteremo soprattutto a una rassegna cinematografica che sia specifica, con magari l’intervento di attori e registri. Non entreremo in competizione con le altre sale cinematografiche, la nostra programmazione non riguarda le prime visioni”.
Lo spazio bar, invece, resterà aperto tutte le sere in concomitanza con l’attività culturale. E proprio in questo spazio è conservato, dopo il restauro, un affresco dell’ inizio ‘900 che segna il passaggio da dimora privata e cinema.
“La sala – spiega Fantauzzi – è stata costruita al posto del giardino Buonamici Nencini e quindi il dipinto ritirare una parte bucolica, con una cornice di pellicole fotografiche: il passato e il futuro”.
aa
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