Museo Deportazione e Resistenza: il 25 aprile inaugura la mostra con i bozzetti degli studenti di architettura

Quest’anno al Museo della Deportazione e Resistenza di Prato a Figline la Festa della Liberazione è all’insegna della creatività giovanile. Alla sala video-conferenze è prevista alle 16 l’inaugurazione di una mostra – con i 39 elaborati di 76 studenti di Architettura dell’Università degli studi di Firenze – durante la quale saranno proclamati i vincitori di un concorso indetto dalla Fondazione che dal 2008 gestisce il Museo pratese dedicato alla memoria.
Il concorso di idee  stato promosso in collaborazione con la cattedra di Progettazione del professor Alberto Breschi della Facoltà di Architettura, su proposta del vicepresidente della Fondazione, Alessandro Pagliai, per la realizzazione di uno spazio/opera/istallazione permanente commemorativa in cui trovassero degna collocazione i nomi delle vittime della deportazione politica e razziale nei lager nazisti e dei caduti nella lotta di Liberazione della Toscana. E’ stato quindi richiesto agli studenti di creare un’opera che possa caratterizzare la facciata del museo. Agli studenti, oltre ad un seminario specifico in Facoltà,  stato offerto dalla Fondazione un percorso di approfondimento durato alcune settimane che ha avuto come tappe una lezione di storia con visita guidata al Museo e alcuni incontri con intellettuali di varia estrazione che da punti di vista diversi hanno affrontato il concetto di memoria nell’arte, nella musica, nella fotografia. Il momento certamente culminante è stato l’incontro con il grande attore e autore Moni Ovadia che è intervenuto il 13 marzo alla sala conferenze del Museo della Deportazione e Resistenza.
Ma non ci sarà solo la premiazione degli studenti e l’inaugurazione della mostra il 25 aprile. Durante tutto il pomeriggio ai visitatori, che tradizionalmente sono molto numerosi nel giorno della ricorrenza della Liberazione, verranno offerte visite guidate gratuite a ripetizione.