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I parigini non si stancano di ammirare i capolavori del Rinascimento pratese, esposti al Musee du Luxemburg da ormai 80 giorni, ma sempre capaci di attirare una media di 1.500 visitatori il giorno. Ai primi di giugno la mostra “Filippo et Filippino Lippi. Renaissance à Prato” ha superato di slancio la soglia dei 125mila biglietti staccati e, visto che resterà aperta fino al 2 agosto, è destinata a segnare un record per la cultura pratese. Basta ricordare che l’esposizione analoga allestita a Tokyo nel 2006 ottenne complessivamente circa 100mila visitatori, cifra poi ripetuta dalla mostra Tra il sacro e il profano. Il Rinascimento a Prato’, allestita al Caixa Forum di Barcellona. Insomma, il ruolo di Prato come centro culturale ha subito sicuramente una robusta iniezione, grazie alla mostra che ha portato nella capitale francese 60 opere che tracciano l’itinerario culturale e di crescita della bottega pratese, grazie a due dei suoi principali esponenti: Filippo e Filippino Lippi. Un buon viatico per quello che si annuncia come l’evento destinato a consacrare la nostra città negli itinerari del turismo culturale mondiale: la mostra “Lo stile dello zar” che sarà allestita a partire da settembre al Museo del Tessuto.
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