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Il Metastasio conferma la sua vocazione di teatro pubblico proponendo a fianco della stagione un ciclo di eventi collaterali che spaziano dai laboratori alla School of Met a un progetto dedicato al fine vita. Un contenitore "Il teatro e la città" che vuole coinvolgere l'intera comunità all'insegna del dialogo e della relazione.
"Incontri – ha annunciato il direttore Massimiliano Civica – che si terranno nel nuovo allestimento del Ridotto. In questa stagione riparte anche il servizio bar con il progetto Sorsi di teatro il ciclo di conferenze che si terranno prima dell'inizio degli spettacoli. Altro progetto interessante è Nebulosa, un laboratorio di scrittura a cui si sono iscritti anche due persone senza fissa dimora".
Il primo progetto, curato da Edoardo Donatini, è Metaforma dedicato alla formazione e alla crescita personale dei partecipanti espressamente attraverso lo strumento dell’arte teatrale, con una serie di laboratori rivolti a bambini, adolescenti, anziani, genitori e nonni.
Il secondo, School of Met, è un percorso già collaudato e riproposto per il terzo anno, dedicato agli adolescenti che, guidati dal giornalista e scrittore Graziano Graziani, affrontano temi politico-sociali con mediatori e interlocutori nazionali e internazionali e organizzano formati artistici inediti per restituire alla cittadinanza il loro inquieto pensiero di giovani cittadini del mondo. Il terzo progetto è Da vivi. Il miracolo della Finitezza , curato da Elisa Sirianni e Mario Biagini, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato è un articolato percorso transdisciplinare, laico e allo stesso tempo ecumenico, che attraverso assemblee pubbliche, conferenze, un laboratorio teatrale e due spettacoli, si pone l’obiettivo di creare uno spazio di dialogo tra comunità, istituzioni, enti locali e del terzo settore, per indagare emotivamente, intellettualmente e socialmente il “tabù della morte” e proporre soluzioni concrete e sostenibili.
"Il teatro e la città – ha ricordato l'assessore alla cultura Simone Mangani – è esattamente il tipo di progettualità che un teatro pubblico, come la Fondazione Teatro Metastasio, deve costruire così da rafforzare la relazione con la comunità di riferimento, una comunità necessariamente più ampia del pubblico teatrale".
