Il Rinascimento pratese “strega” Parigi: oltre 15mila visitatori in una settimana

Quindicimila visitatori in una settimana. Il Rinascimento pratese, e i suoi due massimi rappresentanti Filippo e Filippino Lippi, hanno letteralmente stregato Parigi, i parigini e i tanti turisti che ogni giorno percorrono le strade della “ville lumière”. Un successo di queste dimensioni, probabilmente, non se l’aspettavano nemmeno i promotori della mostra Filippo e Filippino Lippi. La Renaissance à Prato, ospitata dalla splendide sale del Musée du Luxembourg fino al prossimo due agosto. E invece, a partire dall’inaugurazione mercoledì 25 marzo, centinaia di persone si sono messe in fila pazientemente ogni giorno per ammirare la galleria di 51 opere, frutto del lavoro di Filippo Lippi, dei tanti artisti della sua bottega di apprendisti, fino a Filippino, nato dall’unione “scandalosa” con la monaca Lucrezia Buti e cresciuto sotto la guida di Sandro Botticelli. Un percorso che attraversa la seconda metà del 1400, quando la città di Prato conobbe un periodo di splendore culturale e di ricchezza economica, che si tradusse in un’opera di mecenatismo capace di richiamare e far crescere i migliori artisti del periodo. Tra l’altro alcune delle opere esposte al museo parigino escono dal territorio italiano per la prima volta, altre ancora per la prima volta lasciano la città di Prato ed altre non sono mai state esposte prima. Questo rende unica la mostra nata dalla collaborazione tra il Museo Civico di Prato e il Musée du Luxembourg. E forse in questo sta il segreto del successo di questa mostra che si appresta a diventare un piccolo caso culturale sia per la Francia sia per l’Italia.