Dieci casi per il maresciallo De Robertis, dieci storie di disperazione e salvezza, immerse nella nebbia della campagna emiliana, a Castel di San Patronio. Sarà proprio il volume di racconti Il maresciallo indaga, ultima fatica di Roberto De Luca, a inaugurare la sala d’ingresso del Cinema Teatro Modena. Ristrutturato e allestito per poter ospitare eventi, il foyer del teatro riapre ufficialmente sabato 22 dicembre alle 17 con la presentazione del libro, alla presenza dell’autore.
“Il primo obiettivo è raggiunto. Tirar su la saracinesca almeno della sala d’ingresso di questo edificio, che per decenni è stato il punto di riferimento del tempo libero e della vita culturale e sociale – spiega il sindaco di Vaiano Primo Bosi – I vaianesi potranno finalmente rimettere piede nel Modena, che in futuro tornerà ad essere uno spazio multifunzionale a servizio di tutta la Valle del Bisenzio. Sarà un luogo dove potranno trovare accoglienza le scuole e tutte le realtà che si occupano di formazione e di istruzione”.
Intanto sabato va in scena il maresciallo creato dalla penna di De Luca, scrittore ma anche luogotenente dell’Arma in servizio alla Polizia Giudiziaria della Procura di Bologna e residente a Vernio. Un uomo vecchio stampo, alla ricerca sempre del lato umano, con ancora intatto l’istinto dello sbirro che prevale sulla tecnologia, come scrive Luca Croci nella prefazione al volume. Dieci casi che trascinano il lettore nel mondo quanto mai attuale del traffico di droga e di immigrati, delle trame terroristiche e delle baby gang, della follia criminale e dei pochi mezzi di cui l’umanissimo maresciallo e i suoi collaboratori, la collega Michela Falcone e l’Appuntato Carmine Apostolitano, dispongono per far fronte ai tanti orrori del nostro secolo.