In undici anni sono stati 700 mila i turisti che hanno visitato il Duomo di Prato, di questi 155.400 (al 31 dicembre 2017) hanno acquistato il biglietto per visistare il ciclo di affreschi di Lippi. Numeri eccezionali che hanno raggiunto nel 2013 il record di 19 mila visitatori per il capolavoro di Filippo Lippi.
I picchi sono dovuti ad eventi particolari: la fine dei lavori per il restauro del ciclo di affreschi nell’abside del Duomo e la riapertura di Palazzo Pretorio con la mostra "Da Donatello al Lippi. Officina pratese". E il trend è ancora in aumento visto che nei primi sei mesi dell’anno i biglietti staccati sono stati 6.613. Un numero in linea con gli anni scorsi quando la media annuale è stata di 14 mila visitatori di cui 1.500 sono studenti.
La Salomè del Lippi piace molto a francesi, tedeschi, inglesi, spagnoli olandesi russi e americani, ma anche agli italiani che rappresentano il 52% delle visite. L’identikit del turista che entra nel Duomo è quello di una persona di media cultura che arriva in città grazie a specifiche conoscenze storico artistiche.
“Siamo i custodi di un patrimonio culturale importante – ha ricordato il vescovo Franco Agostinelli – che è strettamente legato al turismo” . Proprio per sostenere questa vocazione il Museo dell’Opera del Duomo ha realizzato un nuovo sito, in italiano e in inglese, che permetterà ai turisti di fare anche una visita virtuale tridimensionale con la possibilità di evidenziare i particolari. Le immagini, realizzate con una tecnica molto particolare, permettono anche di scendere nei dettagli, diventando così una sorta di archivio virtuale, utile in caso di deterioramento degli affreschi. Il sito è stato realizzato anche con il contributo della Fondazione Casa di Risparmio di Prato. Nei prossimi giorni verrà attivata anche una postazione virtuale che permette di “entrare” direttamente nel ciclo di affreschi del Lippi utilizzando un particolare apparecchiatura.
“Prato – ha ricordato l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuffo – sta scoprendo la sua vocazione turistica e quindi deve essere ricordata soprattutto per le sue bellezze , il turismo vive di messaggi positivi e quindi non bisogna mai più legare l’immagine della città a fatti negativi e sporadici.”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Matteo Biffoni: “La presenza dei turisti a Prato, lo scorso anno, è stata superiore a quella della media regionale. Dobbiamo continuare su questa strada, non bisogna solo raccontare i problemi, che indubbiamente ci sono, ma anche presentare le emozioni che questa città è in grado di offrire”.
