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Un viaggio tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance e video capace di affascinare ogni anno oltre 200mila visitatori e di creare una stretta relazione tra il mondo dei musei, gli autori emergenti, i critici, gli operatori del settore e il pubblico. Giunta alla settima edizione, Gemine Muse 2010, in programma dal 15 maggio al 18 luglio in 22 città italiane, coinvolge più di 120 talenti e 30 curatori in 19 sedi espositive e 3 percorsi diffusi nei centri storici di altrettante località , ed incluso nel progetto Italia creativa, a cura del Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Anci e il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.L’edizione cittadina – promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Prato in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e la Fondazione Museo del Tessuto – realizzerà appunto “Trame d’arte – Identità e inganni”. Tutta al femminile l’edizione di Prato, che sarà inaugurata alle 18 di oggi, sabato 15 maggio, al Museo del Tessuto. A dar vita alla mostra al Museo del Tessuto sono state infatti chiamate dal curatore tre giovani artiste dell’area metropolitana: Chiara Bettazzi di Prato, Zo Gruni di Pistoia e Cristiana Palandri di Firenze. Le artiste si confrontano con la propria identità, focalizzando il lavoro rispettivamente su una dimensione d’intimità quotidiana (Bettazzi), sulla duplice pratica del coprire e disvelare (Gruni), su una disposizione alla fragilitù e alla metamorfosi (Palandri). Trait d’union fra loro appare il “corpo”, evocato, mascherato, trasformato. Le opere (installazioni, disegni, video art) rimarranno in mostra in fino al 18 luglio.