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Domani Prato Festival ospita quindi uno dei cantanti emergenti più apprezzati dai giovani. Alle 22, salirà sul palco di Officina Giovani Rocco Hunt, il rapper campano vincitore del Festival di San Remo 2014 nella sezione “Nuove proposte”. Classe 1994, Rocco Pagliarulo (in arte Hunt) comincia a fare rap sin da ragazzino a Salerno, sua città natale, dove si forma musicalmente frequentando l’ambiente underground e conquistando in breve tempo una discreta fama. La vittoria sanremese lo consacra definitivamente come un artista brillante e sicuramente tra i più promettenti nel panorama musicale italiano.
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Gli ultimi giorni del 2016 saranno scanditi dalle note a Prato. Due gli appuntamenti principali in programma: domani martedì 27 dicembre il concerto del rapper napoletano Rocco Hunt, mentre giovedì 29 dicembre sarà la pianista Giulia Mazzoni a presentare il suo nuovo album.

Il suo “Wake up tour”, la tourneé prodotta da Massimo Levantini per Live Nation Italia, ha visto il giovane rapper esibirsi sui palchi di tutta Italia la scorsa estate. In questa tappa pratese il pubblico potrà apprezzarne l’interessante repertorio frutto di importanti collaborazioni con artisti come Neffa. Ingresso 15 euro, prevendita circuito Boxoffice
Si terrà nell’elegante cornice del Teatro Cicognini, invece, il concerto della pianista e compositrice Giulia Mazzoni. Giovedì 29 dicembre, alle 21 (ingresso libero), l'artista pratese presenterà il suo nuovo disco "Room 2401" (Sony Music Italy). Giulia Mazzoni, pratese di nascita, è attualmente uno dei talenti emergenti nel campo musicale italiano. Artista giovanissima, ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero. Recentemente è stata ospite della finale dello “Zecchino d’Oro” in onda su Rai 1, di “Edicola Fiore – Bollino Rosso” in diretta su Sky Uno e della “Maratona Rai Telethon 2016” su Rai 2.
Il suo nuovo album contiene una speciale collaborazione con il maestro Michael Nyman, autore della colonna sonora del film Premio Oscar "Lezioni di Piano". Per la prima volta nella sua carriera il maestro Nyman ha diviso la scena con un altro artista, rielaborando ed eseguendo a due pianoforti una versione inedita della propria composizione "The departure".
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