Un nuovo allestimento per la mostra permanente sul Primo conflitto mondiale, ospitata nella Casa delle Memorie di Guerra per la Pace. Oltre alla presenza di QR Code per spiegare i 30 pannelli, anche schede in Braille per raccontare a non vedenti e ipovedenti alcune opere esposte.
“Abbiamo selezionato – spiega Antonella Nannicini, presidente di Arcantarte che ha curato l'allestimento – la sella del mulo, animale che ha svolto un ruolo fondamentale durante il conflitto, il plastico di una trincea, la bicicletta utilizzata dai bersaglieri e anche alcune foto che raccontano il Natale in trincea. Un percorso nel percorso che è stato chiamato Guerra e pace in punta di dita”.
Nei due piani dell'allestimento, sono state posizionate anche piantine per orientare le persone ipovedenti, inoltre è stato creato un punto sosta dove, chi lo desidera, può utilizzare la guida in Braille in cui viene spiegata la mostra.
L'iniziativa è stata realizzata dall’Associazione nazionale combattenti e reduci (federazione di Prato) in collaborazione con Arcantarte Aps, Unione Italiana Ciechi (sezione di Prato) e Comitato Via Pomeria. Il progetto vede il patrocinio del Comune di Prato e il contributo di Unicoop Firenze (sezione soci di Prato). “Una collaborazione – ha spiegato l'assessore alla Memoria Gabriele Bosi – che porta a valorizzare non solo la struttura, ma anche tutti i preziosi documenti che custodisce, a partire dalla biblioteca”.
La mostra sarà inaugurata sabato 13 gennaio alle 16, per l'occasione verranno anche lette alcune lettere, che fanno parte del percorso espositivo, inviate dai soldati pratesi a casa. In particolare quella di Amor Lulli del 127° Reggimento di Fanteria che da Plava, un tempo provincia di Gorizia e oggi Slovenia, scrive lettere struggenti alla moglie Ottavina. Pur di ottenere una licenza di pochi giorni e rivedere le sue due bambine si offre volontario per partecipare a una missione molto pericolosa durante la quale resta gravemente ferito. Muore a 24 anni, il 6 settembre 1915, all’ospedale di Treviglio (Bergamo). A prestate la voce ai militari al fronte saranno Francesca D’Alò, Denisa Muresan, Alessandro Serra e Silvano Conciarelli, musica a cura di Giulia Giannini e Andrea Mannelli.
La mostra, attraverso oggetti e documenti tra cui i manifesti per il prestito nazionale, racconta la tragica quotidianità degli eventi bellici. Le attività del fante, la vita in trincea, i mezzi di trasporto, le nuove armi, il legame con le famiglie. Ci sono le foto storiche che richiamano i luoghi dove si consumò il dramma della guerra: Nervesa, il monte Sabotino, Santa Caterina, la prima linea sul Piave, Rovereto, Caposile e Pola.
“Con il nuovo allestimento – ha spiegato il presidente della Casa delle Memoria Giampiero Nigro – vogliamo avvicinare sempre di più il pubblico a fatti storici che hanno caratterizzato lo scorso secolo, si parla di guerra per arrivare alla pace”.
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