Ci sono dischi che segnano la storia, dividendo come il muro di Berlino, un prima e un dopo nella musica italiana. Il Settembre Prato è Spettacolo si è aperto ieri sera, martedì 27 agosto, con l’ortodossia dei Cccp. A 40 anni dall’esordio della band emiliana pioniera della scena punk rock italiana degli anni ’80 il gruppo si presenta al pubblico più unito che mai, conservando l’equilibrio sottile tra sacro e profano, tra preghiera e urlo disperato anticonformista. Slogan insormontabili e stile inconfondibile, i Cccp tornano nel presente da un immaginario lontanissimo dal mondo odierno. Spiazzante come solo Giovanni Lindo Ferretti sa essere, dagli scenari della sinistra più radicale e antioccidentale a cattolico conservatore con simpatie meloniane. Poco importa se ormai l’ortodossa dei Cccp, prima politica e poi estetica, ha provocato un testacoda ideologico, la band continua a regalare poesia ad intere generazioni che mettono da parte affinità e divergenze per abbandonarsi allo spettacolo. Accordi secchi e tesi, le movenze estranianti del teatro brutalista di Danilo Fatur (artista del popolo) e della Benemerita soubrette Annarella Giudici scaldano il pubblico e la piazza diventa teatro. Massimo Zamboni, colonna portante del gruppo, è in splendida forma. Quanta storia è passata e quanti cambiamenti a livello politico nazionale e internazionale ma i Cccp restano i fondatori di una generazione, portatori sani di messaggi poetici che nella modernità trovano sempre meno spazio. Una band partita con rimi filosovietici ha fatto negli anni un vero e proprio mix di stili dalle influenze anche mediorientali e antioccidentali come “Radio Kabul”, “Palestina” e il tango inconfondibile di “Amandoti”. Il pogo è inevitabile, ai concerti dei Cccp non ci si finisce per caso.
Il festival, giunto alla nona edizione, è organizzato da Fonderia Cultart in collaborazione con il Comune di Prato e durerà fino al prossimo 12 settembre. Tra i prossimi artisti ad esibirsi nella cornice di piazza Duomo anche Francesco De Gregori, i The Kolors e il duo Panariello-Masini.