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Al Teatro Fabbricone arriva “Queen Lear”, tragicommedia musicale en travesti


Lo spettacolo messo in scena dalle Nina's Drag Queens che offrono una rilettura dissacrante della tragedia shakespeariana, calata nella realtà contemporanea


Redazione


Dopo il recente debutto a Milano, da stasera martedì 22 a domenica 27 gennaio al Teatro Fabbricone arriva "Queen Lear", una tragicommedia musicale en travesti ispirata a "Re Lear" di Shakespeare, diretta e interpretata dalle Nina's Drag Queens. Nato da un'idea di Francesco Micheli, scritto dalla drammaturga inglese Claire Dowie e musicato dal compositore italiano Enrico Melozzi, lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Metastasio di Prato insieme a Aparte Soc. Coop. e a Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano (feriali ore 20.45, sabato ore 19.30, domenica ore 16.30).
Attrici e danzatrici, imitatrici prima che attrici, partendo dal genere della rivista e dell’happening performativo le Nina’s Drag Queens manipolano il già esistente con ironia dissacrante e comicità grottesca, lavorano per associazione di idee, per costruzioni di immagini che dialogano con altre immagini, con il playback e il citazionismo, non rappresentando tanto il femminile, quanto la forma del femminile, l’immagine della donna prima che la donna, le sue piccole e grandi frenesie, gli eccessi, il sentimento nascosto.
Inserendosi nel percorso di rilettura e riscoperta dei classici teatrali che ha contraddistinto il loro lavoro negli ultimi anni, "Queen Lear" è uno spettacolo popolare e alto al tempo stesso, che prende forza dalle contaminazioni tra i generi facendo dialogare la musica classica con composizioni musicali originali, pop e elettroniche e trasformando i blank verse in poesie, rap, melologhi e canzoni, con la maschera postmoderna, eclettica e eccessiva della drag queen a declinare al contemporaneo il fool shakespeariano.
La tragedia shakespeariana viene calata nella realtà contemporanea, dove i castelli sono monolocali e le brughiere ospizi, dove la pazzia è demenza senile e le guerre si combattono a colpi di citazioni pop. La storia è infatti quella di Lea Rossi, emigrata durante gli anni ’70 nel Regno Unito, dove ha aperto un negozio di giocattoli, la cui insegna recita "Lea R.". Il tempo è passato e per l'anziana signora è giunto il momento di chiudere l’attività. Alle prese con il decadimento fisico e la senilità, si scontra con le tre figlie e la fedele amica Kent, che cercano di prendersi cura di lei. In questo mondo, come grandi squarci, si aprono le visioni epiche della vecchia “regina”.
 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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