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Cinquanta lavori di artisti provenienti da tre continenti che hanno interpretato e rielaborato il feltro per denunciare il degrado ambientale. E’ “The Climate is Changing”, la mostra che fino al 7 luglio è ospitata in anteprima mondiale dal Museo del Tessuto, prima di iniziare un tour che la porterà in giro nei vari paesi del Continente. Organizzata dalla International Feltmakers Association, la Filz NetzWerk e V. e il Coordinamento Tessitori, in collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto e il Comune di Prato, la mostra si avvale inoltre del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Cariprato e del patrocinio della Provincia di Prato. In mostra ci sono lavori di artisti provenienti da Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda, selezionati su un totale di 180 pervenuti in risposta ad un concorso internazionale il cui tema era interpretare la delicata questione dei cambiamenti climatici attraverso l’uso artistico del feltro.”Un tema importante – ha detto Andrea Cavicchi, presidente della Fondazione Museo del Tessuto – che si ricollega bene alla filosofia del nostro Museo da sempre legato alle tematiche dell’ambiente e dell’ecosostenibilità. Le pulsioni creative che l’arte tessile contemporanea emana possono fornire interessanti stimoli all’innovazione e alla ricerca e allo stesso modo mettere a valore la cultura dell’artigianalità come quella che per secoli ha contraddistinto il distretto tessile di Prato”.“Il Museo del Tessuto – ha chiuso Cavicchi – conferma così il desiderio di presentarsi come luogo dinamico e vivo in grado di conservare la memoria storica della tradizione tessile, ma anche di dialogare attivamente con le più nuove forme di espressività”.La mostra The Climate is Changing rappresenta il punto di forza dell’edizione 2010 di Feltrosa, manifestazione di respiro internazionale, frutto di un lavoro sinergico delle tre associazioni europee organizzatrici dell’evento, quest’anno giunta alla sua V edizione.”L’allestimento – hanno spiegato le curatrici Eva Basile, Sigrid Bannier e Daniela Degli Innocenti – si sviluppa attraverso quattro aree tematiche che rimandano alle parole chiave con cui comprendere l’appello ed il messaggio della mostra: Interrogativi, Denuncia, Fiducia e Soluzioni sono infatti le tappe ideali su cui il visitatore è chiamato a riflettere per una presa di coscienza attiva rispetto la salvaguardia dell’ambiente. Strumento per l’interpretazione di questo sentire è il feltro, materiale con particolari caratteristiche materiche e una spiccata versatilità che ne permettono un uso creativo anche in coppia con altri materiali come il ferro, la seta e la carta”. Accanto alla mostra, poi, si svilupperanno una serie di iniziative collaterali, la prima delle quali è fissata per domenica 9 maggio con una intera giornata dedicata ai laboratori e ai workshop sull’uso del feltro.”L’ennesima bella iniziativa – ha affermato l’assessore alla Cultura Anna Beltrame – di un museo modello per l’entusiasmo e la voglia di fare che viene messa in ogni iniziativa. Un museo che merita l’appoggio e la vicinanza di tutti i pratesi. Per questo – ha chiuso – mi sento di fare un appello a tutti perché nella dichiarazione dei redditi venga destinato il 5 per mille proprio al Museo del Tessuto”.
