Categorie
Edizioni locali

Al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci inaugura “Diego Marcon. Glassa”


Da domani sarà visitabile la mostra con il più ampio progetto espositivo realizzato a oggi dall'artista dentro un'istituzione italiana: film, video, animazioni, sculture e pubblicazioni per indagare su temi universali


Redazione


Al via al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato "Diego Marcon. Glassa", il più ampio progetto espositivo realizzato a oggi dall'artista dentro un'istituzione italiana. La rassegna apre il 30 settembre e va fino al 4 febbraio 2024. Due serie di cani morti in ceramica punteggiano il percorso; sono affissi alle pareti in un atto estremo di pudore e stupore.
Curato da Stefano Collicelli Cagol e da Elena Magini, 'Glassa' è pensata da Diego Marcon per un'istituzione italiana e realizzato con l'architetto Andrea Faraguna. Con film, video, animazioni, sculture, pubblicazioni, l'artista indaga temi universali, usando spesso l'ambiguità innocente tipica dell'infanzia o dei cagnetti come chiave di lettura per ripensare la vita quotidiana. La rassegna copre 10 sale dell'ala Gamberini. "Celebriamo i 35 anni del Centro Pecci con un grande progetto di Diego Marcon pensato apposta per il museo – spiega Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana – Marcon è l'artista italiano del momento e fra i più interessanti del panorama contemporaneo internazionale. La mostra è l'inizio di un percorso che lo vedrà a Basilea, Londra e Berlino; siamo orgogliosi di aver riservato a 'Glassa' oltre 1000 metri quadri. E arricchirà la collezione permanente grazie all'opera Dolle, prodotta in Toscana, andando ad aggiungervisi".    "Le sale Gamberini – afferma Marcon – sono sempre state una delle mie architetture museali preferite. Forse anche per questo la progettazione della mostra ha preso forma con estrema naturalezza. Ho lavorato a Glassa in maniera molto libera, divertendomi molto". "La visionarietà di Marcon conquisterà bambini e adulti per la sua capacità di toccare temi universali, quali la vita e la morte ma anche il senso dell'arte – aggiunge Stefano Collicelli Cagol, direttore del Pecci – Marcon usa elementi che si connettono al nostro vissuto, l'infanzia o i piccoli cagnetti, generando emozioni contrastanti e un senso di vertigine. La mostra conquisterà tutte le tipologie di pubblico". 

Edizioni locali: Prato
logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia