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Le forme marmoree di donne perfettissime si sposano con armi e oggetti del nostro secolo, il tutto circondato da pitture murali ardite e sconvolgenti. Oggi, 29 maggio, alle ore 18 (ingresso gratuito) verrà inaugurata “The Prato project”, personale congiunta di Thom Puckey e Jan Van der Ploeg promossa da Regione Toscana e Comune di Prato, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia.La mostra, che resterà aperta nello Spazio Progetti del museo Pecci fino al 9 gennaio 2011, è un connubio tra la wall paint di Van der Ploeg e la scultura di Puckey, importanti artisti olandesi che non sono nuovi alla città di Prato: Thom Puckey, infatti, è stato cinque anni fa il direttore artistico di “Territoria”, manifestazione che ha valorizzato le zone dismesse della vallata grazie a installazioni e affreschi.La personale unisce la pennellata uniforme e molto colorata dello wall artist a sculture marmoree che ricordano quasi il Canova neo-classico, ma con una particolare differenza: le donne scolpite nei blocchi sono accompagnate, cosa insolita, da coltelli e armi da fuoco di ultima generazione. “Mi interessa creare una naturalezza tra il corpo perfetto e gli oggetti contemporanei. – ci dice Thom Puckey, che ha creato le sculture di questa mostra – I corpi femminili e le armi non sono in contrasto; le statue non devono provocare urto, ma un senso di naturalezza”.Le pareti dello Spazio Progetti (al piano terra), dove è stata installata la mostra, sono state dipinte da Van der Ploeg, che è stato aiutato da quattro studenti del corso di studi dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze che ha la sua sede al museo Pecci.“I due artisti hanno in comune una visione di non-arte, – spiega Silvia Bacci del museo Pecci – sono contrari alla visione usuale dell’arte. Il lavoro dei due è molto tecnico, diretto. Sparisce l’idea della pittura come della scultura”.Molto soddisfatto il presidente del Centro Pecci, Valdemaro Beccaglia: “E’ un onore ospitare nel nostro museo due artisti così importanti.- afferma- Quarant’anni fa l’Olanda ha subito una crisi tessile come quella che noi stiamo vivendo in questi anni. Loro hanno risolto e sono riusciti a conquistare il loro futuro, anche nell’arte”. E continua “ Questi sono due artisti che conquistano lo spazio con una forza non comune. Thom, in particolare, ci presenta delle donne dimesse che sono in compagnia di qualcosa con cui ribellarsi al mondo in cui vivono”.Una personale congiunta straordinaria, che riesce a coniugare due stili artistici molto diversi tra loro con un risultato assolutamente eccellente. Ancora una volta il fiore all’occhiello dell’arte contemporanea riesce a stupire e a far parlare di sé per la pregevolezza delle sue mostre.
Elia Frosini