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Quarantotto ore senza sosta nell'inferno di fuoco sulle colline di Massarosa per tentare di fermare le fiamme che al momento hanno polverizzato oltre 800 ettari di bosco e fatto evacuare oltre mille persone, ma che non sembrano dare segni di stanchezza. E' il gigantesco rogo che sta devastando la Versilia visto dagli occhi del pratese Marcello Ramalli, sempre in prima linea nelle emergenze di protezione civile e con un'esperienza di oltre venti anni nell'anticendio boschivo. Oggi è a Prato per tirare il fiato ma domani, insieme alle tante squadre di volontari, è già pronto a ritornare al "fronte" perché quella che si sta combattendo in Versilia è una vera e propria guerra. "Neanche nel 2003, anno da temperature record, mi sono trovato davanti a una furia del genere. – afferma Ramalli, responsabile regionale Aib Vab Toscana – La velocità di propagazione è incredibile. Le fiamme scendono giù negli impluvi e risalgono su lungo i fianchi. Ieri il 70% del perimetro, fatto di chilometri e chilometri – era sotto controllo. Il problema è la testa che avanza. La nostra è una corsa contro il tempo per salvare paesi e abitazioni ma l'effetto dell'acqua per spegnere le fiamme dura poco". E se lo strumento di spegnimento più classico ha le armi spuntate in un contesto come questo fatto di siccità estrema e temperature torride, è necessario che intervenga personale specializzato nelle delicatissime tecniche alternative: "Ci vogliono fuochi tattici e controfuochi, altrimenti non lo fermi, mangia tutto. – spiega Ramalli, esperto anche di "fuoco buono" – Bisogna portarlo alla strada in modo controllato. L'incuria del territorio e del bosco non ci ha aiutato in questo".
Da lunedì sera, quando è scoppiato l'inferno, il sistema regionale di antincendio boschivo ha messo in campo 200 squadre provenienti da tutta la Toscana per aiutare l'azione via terra e via aria dei vigili del fuoco e anche il mantenimento delle vasche anticendio per gli elicotteri.
La Procura di Lucca ha aperto un fascicolo contro ignoti e sembra che siano stati trovati degli inneschi nel luogo da dove sono partite le fiamme: "C'è sicuramente la mano dell'uomo. – afferma Ramalli – Che sia un incidente o altro".
La Procura di Lucca ha aperto un fascicolo contro ignoti e sembra che siano stati trovati degli inneschi nel luogo da dove sono partite le fiamme: "C'è sicuramente la mano dell'uomo. – afferma Ramalli – Che sia un incidente o altro".
(e.b.)
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