Tra gli otto indagati sulle visite a pazienti cinesi dietro pagamento a nero effettuate da ginecologi all'ospedale Santo Stefano e al Centro Giovannini per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio, c'è anche l'ex primario di Ostetricia e ginecologia Giansenio Spinelli che dovrà difendersi dall'accusa di omessa denuncia. La procura ha messo la parola fine all'inchiesta che lo scorso luglio portò all'arresto di quattro medici – Elena Busi, Simone Olivieri, Ciro Comparetto e Massimo Martorelli – e di tre intermediari cinesi, Wu Lihua, Li Jie e Zhou Qiongying, accusati a vario titolo di peculato con riferimento ai beni strumentali dell'azienda sanitaria e truffa ai danni dello Stato. Sei le richieste di patteggiamento alle quali la procura ha già dato il proprio consenso: nell'elenco figura solo un ginecologo, Simone Olivieri; gli altri sono tutti cinesi che facevano da anello di congiunzione tra le connazionali che avevano bisogno di visite ginecologiche e i medici dell'ospedale. Sui patteggiamenti e sulle richieste di rinvio a giudizio deciderà il giudice delle udienze preliminari.
L'indagine, condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Prato, alzò il velo su un giro di visite clandestine all'ospedale e al Centro Giovannini. Intercettazioni telefoniche, telecamere nascoste e gli elementi raccolti dai carabinieri confusi tra i pazienti in attesa del loro turno, consentirono ai sostituti Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli di ricostruire il quadro del lavoro parallelo contestato ai ginecologi: pazienti ricevute fuori dal circuito delle prenotazioni ma durante l'orario di lavoro e visitate dietro il pagamento di 100-150 euro con una piccola percentuale trattenuta dagli intermediari.
L'indagine prese avvio dalla denuncia di una ostetrica che visitò una donna cinese colpita da un malore in seguito all'assunzione della pillola abortiva, farmaco reperibile e somministrabile esclusivamente in ambito ospedaliero. La paziente raccontò che quella pillola gli era stata data da un connazionale che, a sua volta, l'aveva ricevuta da un medico. Medico che, nonostante il lavoro degli investigatori, non è stato mai identificato.
Visite ‘clandestine’ all’ospedale di Prato, la procura chiede il processo per l’ex primario Spinelli
Otto richieste di rinvio a giudizio e sei patteggiamenti al termine dell'inchiesta della procura sulle visite ginecologiche fatte da quattro medici all'ospedale e al Centro Giovannini a pazienti cinesi senza prenotazione e dietro pagamento in nero. Peculato e truffa ai danni dello Stato le accuse
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