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Violenza sessuale su una giovanissima allieva, condannato maestro di judo


Cinque anni e mezzo all'istruttore 76enne finito agli arresti domiciliari lo scorso anno in seguito alla denuncia di una ragazza che oggi ha 15 anni. L'imputato ha scelto il processo con il rito abbreviato


Redazione


Cinque anni e sei mesi di reclusione al 76enne maestro di judo accusato di violenza sessuale aggravata su una ragazzina che ora ha 15 anni, sua allieva. E' la sentenza pronunciata oggi, martedì 22 novembre, dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato, Leonardo Chesi, che ha accolto quasi integralmente la richiesta del pubblico ministero, Valentina Cosci, che al termine della sua requisitoria ha invocato una condanna a 5 anni e 10 mesi. L'istruttore di arti marziali, difeso dall'avvocato Taiti, ha scelto il rito abbreviato. Il giudice ha anche disposto il pagamento di una provvisionale di 20mila euro in favore della vittima, assistita dall'avvocato Roberta Roviello, e stabilito la sospensione dall'insegnamento e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L'anziano fu arrestato dalla polizia a giugno dello scorso anno, dopo la denuncia dell'allieva che frequentava la sua palestra, la Kenshiro Abbe in via Bologna. La ragazza raccontò nei particolari gli approcci sempre più spinti a cui il maestro di judo si era lasciato andare, approcci che col passare del tempo si erano fatti sempre più pesanti. Teatro degli episodi, che furono subito rubricati come violenza sessuale aggravata, la palestra e più precisamente la sala massaggi dove l'uomo – stando all'accusa – chiamava la giovane prima oppure dopo gli allenamenti con la scusa di manipolazioni utili a riscaldare i muscoli oppure a distenderli per alleviare lo sforzo. Le indagini della polizia misero insieme diversi elementi che la procura ritenne sufficienti per chiedere la misura cautelare. Misura cautelare di arresti domiciliari che fu concessa dal giudice delle indagini preliminari. L'istruttore fu messo agli arresti nella sua abitazione e pochi giorni dopo trasferito in un altro luogo, su richiesta della difesa, a causa di alcuni biglietti con frasi minacciose e ingiuriose lasciati nella cassetta della posta. Dopo la denuncia dell'allieva, l'istruttore smise di tenere lezioni nella sua palestra in seguito ad un provvedimento di sospensione emesso dalla Federazione italiana arti marziali.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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